Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
"L'ottava moglie di Barbablu" diretto nel 1938
dal maestro Ernst Lubitsch,devo dire che a mio
parere è un gioiellino.
La storia si svolge in Francia,tra Nizza e Parigi,
e tratta di Michael Brandon,ricchissimo giovane industriale americano,
già divorziato sette volte,incontra Nicole de Loiselle
che è la figlia di un marchese senza soldi,si innamora di lei e
le chiede senza preamboli di sposarlo.
Poi però quando la ragazza scopre il suo
passato si mette in testa di dargli una lezione,
che sarebbe di accettare di andare all'altare a patto
che l'industriale,in caso di divorzio,le corrisponda
la cifra di ben centomila dollari all'anno.
Ennesimo gioiellino di un maestro come
Ernst Lubitsch che si dimostra un maestro
della commedia per i suoi dialoghi
brillanti e veloci molto innovativi e
i continui equivoci che fa succedere.
Questa volta il regista prende una commedia
di Alfred Savoir:"La huitième femme de Barbe-Bleu"
e si affida all’alchimia perfetta dei due protagonisti
del calibro di Gary Cooper e Claudette Colbert
e di una sceneggiatura che ha collaborato nientemeno
che Billy Wilder,futuro maestro del Cinema.
In mezzo ai due strepitosi protagonisti un giovanissimo
e già straordinario David Niven che funziona
con la coppia e che vuole assolutamente sedurre
Nicole e non ci riesce mai,anche per il suo
modo goffo di presentarsi e già fa intuire le sue capacità.
Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano oltre i tre:
Edward Everett Horton-Elizabeth Patterson-Herman Bing
e Warren Hymer.
In conclusione una bella Commedia
in bianco e nero che ha odore di
classico dove dialoghi intelligenti e cinici
e un pò di snobismo si sposano a dovere,
dove l'unico difetto è che il tutto sembra
teatrale,ma la macchina da presa e concentrata
nei due protagonisti e i loro bisticci
che fanno schiattare dal ridere,
insomma un prodotto di un epoca
per una serata senza pensieri.
Il mio voto: 7.
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