Regia di Franco Giraldi vedi scheda film
Nella Trieste del 1913 comincia un anno scolastico particolare per Edda, unica ragazza in una classe di liceo. Edda è determinata a iscriversi all'università e accetta la sfida di un ambiente ostile, nel quale però i compagni di classe si innamorano puntualmente di lei, con conseguenze perfino tragiche.
Tratto da un racconto (omonimo) del triestino Giani Stuparich, con una sceneggiatura firmata da Lucio Battistrada, Lucile Laks e dal regista Franco Giraldi, Un anno di scuola è una produzione televisiva di buon livello, di un'epoca nella quale il piccolo schermo ancora sapeva produrre valide trasposizioni di opere letterarie con budget dignitosissimo e autori di un certo mestiere. Il goriziano Giraldi, innanzitutto, che per la Rai aveva già messo in scena due anni prima Il lungo viaggio (da Dostoevskij) e che proseguirà la carriera impegnandosi principalmente in questo tipo di lavori. Ma non va sottovalutato il cast artistico e tecnico che l'opera può sfoggiare: se sullo schermo compaiono - fra gli altri - Mario Adorf, Laura Lenzi, Stefano Patrizi, Giovanni Visentin (qui esordiente) e la francese Juliette Mayniel, allo stesso modo vanno sottolineate le presenze dietro le quinte di collaboratori del calibro di Dario Di Palma per la fotografia, Luis Bacalov per la colonna sonora e Gabriella Cristiani per il montaggio. Il risultato è un film ben illustrato, elegante e dai contenuti sofisticati come le pagine del testo di partenza: un romanzo di sentimenti e di psicologie nel quale il protagonista occulto, che trama costantemente alle spalle dei personaggi, pare essere quella guerra mondiale che avrà inizio esattamente alla conclusione delle vicende narrate. Poco meno di due ore di durata, ritmo francamente migliorabile. 4,5/10.
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