Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: MIXED BY ERRY
Mannaggia a Sidney Sibilia e al suo cinema.
Riesce a fare centro con storie dalla morale discutibile ma scritte benissimo e dirette ancora meglio.
Che ti appassionano, ti fanno ridere, piangere e farti attaccare allo schermo anche coi titoli di coda. E nel caso specifico lo dovete assolutamente fare per capire la genialità che si cela dietro a questa storia incredibilmente vera.
I suoi pseudo eroi sono dei sognatori che pur di realizzare la purezza del proprio sogno arrivano a superare i confini della legalità quasi inconsapevolmente.
E così dei ricercatori a un passo dal reddito di cittadinanza sfruttano il loro sapere diventando degli spacciatori di una droga sostanzialmente legale, un utopico ingegnere si inventa uno stato indipendente galleggiante davanti a Rimini arrivando a un passo dalla guerra con l’Italia fino arrivare alle gesta dei fratelli Frattasio che con la loro etichetta pirata “Mixed By Erri” sono diventati la casa discografica con la fetta di mercato più ampia in Italia (il 27% delle vendite) e paradossalmente più piratata d’Italia.
Bisogna però fare una premessa fondamentale, Mixed By Erry non è un film che esalta le gesta di persone che hanno raggiunto il successo operando ai margini della legalità anzi superandoli abbondantemente.
Mixed By Erry è il racconto di una città e di un periodo storico particolare.
È la Napoli del primo scudetto, è la Napoli di Diego Armando Maradona, di Pino Daniele e Massimo Troisi (qui dichiaratamente citato dal look di Enrico Frattasio in stile “Scusate il ritardo” e nella scena del tentativo di approccio con quella che sarebbe diventata sua moglie. Un guazzabuglio di parole e balbuzie che sono un grandissimo omaggio per la vera ultima maschera di Napoli)
È la storia di un ragazzo che voleva solamente fare il DJ ma che non era figo abbastanza, aveva dei capelli decisamente discutibili, aveva un nome d’arte del cazzo ma soprattutto viveva nel quartiere del nulla cosmico di Napoli, Forcella.
È la storia di una famiglia che non era povera povera. E’ vero non poteva comprare la bicicletta con le marce ai figli, ma il piatto a tavola ci stava sempre. Una famiglia unita nel mettere il tè nel whisky taroccato che il padre vendeva nel mercato di Garibaldi.
Una famiglia composta da tre fratelli talmente uniti da finire in carcere se qualcuno picchiava il più debole dei tre, da creare una compilation di canzoni di Peppino Di Capri se questo poteva servire a conquistare una ragazza.
Le gesta dei fratelli Frattasio vengono raccontate con una certa vena romantica, a loro non interessavano i soldi. A loro interessava la musica, regalare a chi sentiva la loro compilation un’emozione. Consigliare altri gruppi o generi musicali per aumentare la conoscenza di chi li ascoltava. Una scelta di campo che ha attirato i cantanti neomelodici che trovarono in loro un’etichetta discografica “Indipendente”, se possiamo chiamarla così,che faceva sentire la loro voce e il loro talento. Una scelta di campo che ha attirato anche la camorra nella figura di Don Carmine Giuliano, bellissima la scena della festa nella villa dove era presente pure Maradona. Ma soprattutto una scelta di campo che ha attirato l’attenzione delle case discografiche e della guardia di finanza.
Partendo dal romanzo inchiesta di Simona Frasca, Sydney Sibilia ci racconta come tre diversissimi fratelli siano riusciti a portare su tutte le bancarelle il Festival di Sanremo ancora prima che questo finisse. Addirittura, in CD.
Mixed by Erry è un film che esalta l’arte dell’arrangiarsi di un popolo caratterizzato dal culto dei grandi fantasisti e numeri 10.
Grazie Sibilia per avermi fatto divertire dentro una sala cinematografica e non con una cassetta pirata.
Voto 7,5
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