Regia di Jean-Jacques Annaud vedi scheda film
Sulla scia del successo de “Salvate il Soldato Ryan” ecco un nuovo film di guerra che ha ottenuto un discreto successo al botteghino. Co-prodotto con i soldi americani-tedesco e inglesi questo “Il Nemico alle porte” ha come principale difetto, poi comunque non tale da inficiare il risultato finale, quello di non esser stato capace di caratterizzare meglio i personaggi sovietici (si comportano in modo occidentale). Aldilà di tale aspetto, si può criticare qualcosa anche nell’impiego della computer grafica che si rivela abbastanza evidente nei primi bombardamenti aerei. Per il resto viene fuori un prodotto ben confezionato con una regia discreta e un’ottima fotografia. Eccezionali le scenografie, ben messi in scena i combattimenti dove non si nasconde qualche “effettuccio” splatter (qualche arto mozzato). Sceneggiatura buona anche se qualche dialogo poteva essere curato meglio e qualche passaggio un po’ retorico poteva esser eliminato (vedi il discorso del commissario che precede il suo omicidio). Bravi gli attori in special modo Ed Harris perfettamente calato (con i suoi occhi color ghiaccio) nei panni del maggiore nazista. Fugace cammeo per Ron Perlman (il simpaticone in “Alien – La Clonazione”). Valida la colonna sonora di James Horner. In conclusione un film di guerra non al livello di opere di prima fascia come “Full Metal Jacket”, “Stalingrad”, “Platoon” o “Salvate il Soldato Ryan”, dalle quali si differenzia per non aver quel grado di follia (comunque in parte presente) da farle fare il salto di qualità, ma che si segnala tra le migliori di quelle di secondo fascia. Per intenderci siamo decisamente una spanna al di sopra di film quali “Windtalkers”, “We were soldier”, o “Pearl Harbour”. Godibile e con momenti di sicuro impatto drammatico. Voto: 7.5
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