Regia di Roberto Andò vedi scheda film
Film davvero molto "strano" questo "La stranezza", un finto bio-pic di Luigi Pirandello che mischia commedia metateatrale e suggestioni prettamente pirandelliane per cercare di rivelare allo spettatore la genesi mentale di un capolavoro come i "Sei personaggi in cerca d'autore", di cui nel sottofinale assistiamo a numerose scene e vediamo la gelida accoglienza del pubblico al Teatro Valle. Il fatto che le storie dei due becchini che si dilettano di teatro prendano più spazio rispetto a quello riservato allo stesso Pirandello in un primo momento mi aveva lasciato un po' perplesso, ma in un film dalla struttura marcatamente metalinguistica non è un vero difetto, e la scrittura di Roberto Andò si rivela articolata e per nulla semplicistica. L'ambientazione siciliana è molto curata da qualsiasi punto di vista, qualche inserto "visionario" è inserito con bravura, la narrazione si sviluppa agevolmente e gioca con intelligenza sui diversi piani del racconto che non entrano in conflitto e non generano quella sensazione di stanchezza che si avverte nelle biografie più convenzionali o in quei film dove la riflessione sulla creazione artistica risulta alla fine fin troppo arzigogolata o di maniera. Toni Servillo è come al solito bravissimo nella caratterizzazione molto sobria del Genio Letterario a cui risulta incredibilmente somigliante dal punto di vista fisico, il duo comico Ficarra e Picone è utilizzato al meglio, su un registro molto più ampio di quello che finora ci avevano proposto nei loro film, dei quali ne ho visto un paio che non risultano malvagi, ma ovviamente nulla di paragonabile a questo. Anche il cast di supporto può contare su interpretazioni molto buone fra cui si segnala Giulia Andò, figlia del regista nel ruolo di Santina. È un film che ha superato i quattro milioni di incasso ma non banalmente commerciale, una prova matura del siciliano Andò che finora ho seguito poco, ma che in questa occasione ha saputo riflettere con intelligenza sulla difficoltà della creazione teatrale e restituire un'atmosfera che, soprattutto nel finale, va decisamente a segno.
Voto 8/10
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