Immaginate un Pinocchio interamente decollodizzato, rivisto alla luce del film del 1940 e corretto (male), infine rimpolpettato da troppe mani in un pastiche difficile da digerire.
Cosa si salva in questo suntuoso papocchio all'americana?
Una splendida CGI, qualche efficace trovata visiva, Tom Hanks, l'ottimo Giuseppe Battiston in un inedito perfidissimo Mangiafoco, e il doppiaggio italiano.
Ma non basta, perché tutto il resto è da dimenticare.
La fatina afro e fluida fa rimpiangere perfino la respingente antipatia della Lollobrigida.
Il gatto e la volpe sembrano trafugati dall'istituto internazionale di tassidermia.
Il maestro di scuola è ricercato per violazione delle più basilari norme sull'inclusione scolastica.
Il grillo parlante, invece, partecipa alle olimpiadi del fastidio, posizionandosi sul podio.
Per Zemeckis, forse, è arrivata l'ora del pensionamento.
Non fate vedere questa... "cosa" ai vostri bambini, prendete il libro e leggeteglielo direttamente, sarà più divertente.
Oppure, come sempre, citofonare Comencini.
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