Regia di Harald Zwart vedi scheda film
Un barista (Matt Dillon), un avvocato (Paul Reiser) e un poliziotto (John Goodman) raccontano rispettivamente a un killer (Michael Douglas), a una psicoterapeuta (Reba McEntire) e a un prete (Richard Jenkins) come hanno perso la testa per Jewel, che li ha manipolati tutti e tre per realizzare il proprio sogno di abitare in una casa dotata di tutti i confort: anche quando riferiscono gli stessi episodi, le loro versioni divergono su alcuni particolari... Rashomon virato in farsa, incentrato su una Liv Tyler sexy con ironia (la scena in cui lava l’automobile sarebbe degna di un softcore, se proprio i suoi sguardi in macchina non rivelassero l’eccesso di esibizionismo). Tempi perfetti e una sceneggiatura scoppiettante scritta da Stan Seidel, alla cui memoria il film è dedicato; divertente anche il gioco di parole del titolo italiano, che vivacizza l’originale One night at McCool’s (cioè il locale dove tutto è cominciato). La sparatoria finale, sulle note di Y.M.C.A. dei Village People, è degna di Tarantino. Fa una certa impressione notare che solo vent’anni fa un lettore dvd, oggi diventato quasi un oggetto di modernariato, veniva considerato un tale bene di lusso da far gola ai topi d’appartamento.
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