Regia di Harald Zwart vedi scheda film
Commedia dalle tinte nere originalissima e molto divertente prodotta da un ispirato ed autoironico Michael Douglas che in questo caso decide anche d’interpretare imbruttendosi alla grande, un ruolo di secondo piano che però si rivela di basilare importanza soprattutto verso l’epilogo.
Nonostante una narrazione spezzata che può talvolta distrarre e confondere un pochino lo spettatore, la pellicola è assai godibile e ricca di pepe. A metà strada tra il grottesco parodistico e la commedia sexy, possiede degli spunti geniali e ben sfruttati che hanno come soggetto una bella rossa di nome Jewel che è una sorta di Satana in gonnella che riesce sempre a manipolare tutti gli uomini che incontra sul proprio cammino. E’ una donna scaltra, prosperosa e seducente, ma all’apparenza innocua, che sogna da tempo di avere una casa tutta sua ed arredata come dice lei e per raggiungere il suo obiettivo, arriva a fare cose davvero diaboliche. Tutti gli uomini che intrecciano una relazione con lei, prima o poi, finiscono sempre male. Chi ucciso, chi ridotto sul lastrico e chi coinvolto ingiustamente in un caso poliziesco… ovunque lei s’insidi, ci scappa il morto e non solo…
I protagonisti maschili in questo caso sono tutti molto ben caratterizzati e si rivelano di una simpatia unica ed irresistibile soprattutto grazie a delle interpretazioni impeccabili da parte di un cast assai indovinato e perfettamente in sintonia che ben si fonde in questa paradossale vicenda ricca di equivoci, inganni, abusi psicologici e quanto altro.
Buona l’idea che ognuno di questi personaggi racconti la propria esperienza con Jewel a delle persone di fiducia: un killer, un prete ed una psicologa che in fondo rispecchiano alcune sfumature delle loro anime - si rivela particolarmente spassoso il punto di vista di un poliziotto integerrimo – interpretato con classe e stile da un sempre bravo John Goodman - che ossessionato dal ricordo della moglie che rivede proprio in Jewel, si lascia corrompere pur di aiutarla. Comunque anche lo sfigato personaggio interpretato da Matt Dillon e l’avvocato sessualmente vizioso interpretato da Paul Reiser risultano efficaci ed esilaranti e la bella Liv Tyler sempre ammiccante e provocante, fa il resto imponendosi rapidamente come presenza carismatica assoluta della pellicola e riuscendo a bucare lo schermo ogni qualvolta la telecamera le dedica dei primi piani.
Tutti insieme i membri di questo cast all-star, danno vita ad una messa in scena gustosa e citazionistica che sfocia in un finale dark una volta tanto tutt’altro che prevedibile.
Una commedia di culto insomma, con alcune scene da antologia… davvero imperdibile.
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