Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Il Maestro Ridley Scott decide di prendere in mano una materia scottante come l'epopea di uno degli uomini più influenti e potenti della Storia, Napoleone, e, abbastanza clamorosamente, sbaglia il bersaglio o, comunque, centra gli anelli più distanti. "Napoleon" è un film strano, nel senso che decide di raccontare l'Imperatore dando più spazio al privato, al suo rapporto di profondo amore con Giuseppina, che al Napoleone delle battaglie e delle vittorie, campo in cui, come si vede nettamente anche nel film, il regista americano eccelle nelle rappresentazioni visive. Non so se è stata una scelta sua o della produzione, ma sta di fatto che toglie forza al film che nonostante la lunga durata (due ore e quaranta) diventa didascalisco e frammentato, non approfondendo quasi niente, se non, appunto, il suo rapporto con la moglie-imperatrice-amante. Se, come si vocifera, esiste una versione di quattro ore, ecco che questa specie di lungo trailer della vita del francese, potrebbe benissimo passare nel dimenticatoio, in favore di una narrazione più completa ed efficace. Anche Phoenix, comunque bravo, non eccelle, avendo quasi sempre poche espressioni in volto: un Napoleone cupo, mai soddisfatto quasi mai felice. Attorno a Phoenix, quasi per aura, non spicca nessuno, togliendo ulteriore forza alla pellicola. Si salvano le battaglie, ben ricostruite, coinvolgenti, che hanno una certa forza, ma, come già scritto, questa è materia perfetta per il Maestro. Un film che dà l'impressione di essere monco, di essere una grande occasione persa, almeno così com'è.
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