Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Curioso il Napoleon scritto da David Scarpa e messo in scena da Ridley Scott: è un Napoleone lontano dai manuali di storia, dalle icone cartolinesche, dalla mano dentro il paltò. E’ un uomo sfrontato e fuori protocollo in pubblico, innamorato della sua Giuseppina nel privato. La figura del condottiero cinico, calcolatore e nazionalista emerge comunque, con buona pace di storici e influencer tuttologi. Il Napoleone interpretato da Joaquin Phoenix è un uomo come tutti gli altri, l’inglese Scott lo demitizza e i francesi si incazzano. Il perno sul quale poggia è il rapporto singolare con Giuseppina: fortemente voluta, non potendogli dare un erede la riduce al rango di amica chiusa in un esilio dorato. Resta la musa delle sue gesta, il rapporto epistolare è un continuum che puntella la narrazione, a tratti classica, a tratti irregolare. Scott sembra avere dei modelli di riferimento: l’Amadeus di Milos Forman, la Maria Antonietta di Sofia Coppola. Phoenix si mantiene in perfetto equilibrio tra l’abbottonato (in tutti i sensi) e il ridicolo, il Corso rude e la feluca indossata con dignità. Intrigante e moderna Vanessa Kirby, in gran spolvero Rupert Everett nei panni del generale britannico Wellesley che disprezza il parassita Bonaparte. E’ una proiezione, una interpretazione discutibile questo Napoleon angloamericano, ché però lascia tracce, dubbi, suggestioni e simpatia in definitiva davanti al mare infinito dell’esilio.
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