Regia di Jon S. Baird vedi scheda film
Lo sapevate? L'Unione Sovietica è crollata per colpa del Tetris, il videogame che vendette milioni di copie in tutto il mondo. Sapevatelo! Sembra di assistere a una delle boutade della Vulvia di Corrado Guzzanti nel vedere il secondo biopic di Jon S. Baird (il precedente era Stanlio e Ollio). Già, perché l'intricatissima spy-story che, sul finire degli anni Ottanta e in coda alla Guerra Fredda, portò un timido informatico russo (Efremov) a inventare uno dei giochi elettronici più popolari di sempre viene raccontata su uno sfondo storico che mette insieme i vertici del PCUS con un burocrate faccendiere e qualche servitore della patria, sul lato sovietico, e - dall'altro - un caparbio progettista americano (Egerton) disposto a scommettere qualsiasi cosa, casa compresa, su quell'avveniristico progetto al quale guardano con ingordigia anche un ricchissimo imprenditore con suo figlio e un losco affarista (Jones). Se l'idea di raccontare il turbinio di quella vicenda come fosse un videogioco articolato in capitoli e con i diversi player è la cosa migliore del film (grafica d'antan compresa), a non convincere è la propaganda nient'affatto dissimulata contro l'eterno nemico russo. Propaganda che, a costo di ridicolizzare costantemente quella parte ("maledetti comunisti", si sente dire più volte), dimentica una trama che avrebbe richiesto una costruzione ben meno farraginosa.
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