Dopo essere stato frustato fino quasi alla morte, uno schiavo di nome Peter scappa da una piantagione della Louisiana, cercando di far perdere le sue tracce. I cacciatori di teste guidati da Fassel lo stanno inseguendo, ma se riesce a raggiungere il nord può salvarsi ed entrare a far parte dell'Esercito dell'Unione.
Note
Il film si basa sulla storia vera di uno schiavo di nome Gordon, le cui fotografie hanno fatto il giro del mondo nel 1863: mostrando la sua schiena devastata dalle frustate quegli scatti hanno aiutato il movimento abolizionista a dimostrare la crudeltà della schiavitù.
Opera largamente di fantasia, attorno a una storia vera che di vero conserva ben poco, in una narrazione indecisa tra action e dramma non convincente in nessuno dei due casi. La fotografia desaturata è incoerente, e i livelli di saturazione oscillano visibilmente in corso d'opera. Poco reale, poco avvincente, poco coinvolgente.
Il consueto sforzo produttivo USA ci propone un film fatto in egual misura di spettacolo e retorica con la crudeltà e la cattiveria come di consueto appannaggio esclusivo bianco in un paese che ha prodotto immani disastri con il guerrafondaio Obama alla presidenza ed il mentitore Powell alla segreteria di stato.
Una irriducibile retorica ricattatoria pervade questo polpettone di Fuqua sulla traumatica estirpazione delle radici razziste su cui si fonda la puritanissima nazione americana. Fotografia paradossalmente desaturata per ritrarre un'epica libertaria che estremizza i contrasti etici. Will Smith involontariamente comico; ma ormai gli risulta facile...
La fuga disperata di un uomo nella paludi della Louisiana. Un ottimo film, che non annoia mai e si inserisce direttamente nella storia buia dell'America ad un passo dalla svolta storica: l'abolizione della schiavitù da parte di Lincoln.
'Apocalypto' nell'America degli schiavi.
Ritorno in grande stile per Will Smith, il quale dopo aver recitato in King Richard e vincendo il suo primo Oscar,ci regala un'altra brillante performance in questo film del sempre più… leggi tutto
La storia riferisce di uno schiavo di nome Gordon (o Peter, a seconda delle fonti: probabilmente uno era il nome e l'altro il cognome), che fugge dalla piantagione in Louisiana in cui vive, per conquistare la libertà attraverso un viaggio durato 60 giorni nelle paludi che lo separavano da Baton Rouge. Qui, grossomodo, finisce la verità storica a noi nota. La parte finale la… leggi tutto
La storia riferisce di uno schiavo di nome Gordon (o Peter, a seconda delle fonti: probabilmente uno era il nome e l'altro il cognome), che fugge dalla piantagione in Louisiana in cui vive, per conquistare la libertà attraverso un viaggio durato 60 giorni nelle paludi che lo separavano da Baton Rouge. Qui, grossomodo, finisce la verità storica a noi nota. La parte finale la…
'Apocalypto' nell'America degli schiavi.
Ritorno in grande stile per Will Smith, il quale dopo aver recitato in King Richard e vincendo il suo primo Oscar,ci regala un'altra brillante performance in questo film del sempre più…
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Commenti (5) vedi tutti
Opera largamente di fantasia, attorno a una storia vera che di vero conserva ben poco, in una narrazione indecisa tra action e dramma non convincente in nessuno dei due casi. La fotografia desaturata è incoerente, e i livelli di saturazione oscillano visibilmente in corso d'opera. Poco reale, poco avvincente, poco coinvolgente.
leggi la recensione completa di Souther78Il consueto sforzo produttivo USA ci propone un film fatto in egual misura di spettacolo e retorica con la crudeltà e la cattiveria come di consueto appannaggio esclusivo bianco in un paese che ha prodotto immani disastri con il guerrafondaio Obama alla presidenza ed il mentitore Powell alla segreteria di stato.
commento di bombo1Una irriducibile retorica ricattatoria pervade questo polpettone di Fuqua sulla traumatica estirpazione delle radici razziste su cui si fonda la puritanissima nazione americana. Fotografia paradossalmente desaturata per ritrarre un'epica libertaria che estremizza i contrasti etici. Will Smith involontariamente comico; ma ormai gli risulta facile...
commento di maurizio73La fuga disperata di un uomo nella paludi della Louisiana. Un ottimo film, che non annoia mai e si inserisce direttamente nella storia buia dell'America ad un passo dalla svolta storica: l'abolizione della schiavitù da parte di Lincoln.
leggi la recensione completa di Leo97Un po' monocorde come il colore, con una non perfetta sceneggiatura, ma comunque sufficiente.
commento di gruvieraz