Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Una regia approssimativa: Alfonso Brescia è un mestierante mediocre passato quasi indenne fra commedie erotiche e melodrammi con protagonista Mario Merola, e che comunque non ha avuto granchè da spartire finora con il thriller; un cast pressochè penoso, dalla recitazione mediamente pessima (Florence Guérin è probabilmente il nome più celebre, per avere avuto qualche particina in commediole Vanzina-style; c'è anche il volto - o meglio il seno - televisivo Wendy Windham). Una trama pallida, prevedibile e che richiama molto da vicino quella di China blue (1984). Ma anche di Sotto il vestito niente (1985) e, fin dal titolo, che vorrebbe avere qualche affinità con l'Omicidio a luci rosse di De Palma del 1985. Nel gioco delle citazioni, poi, non può mancare M - Il mostro di Dusseldorf, per l'espediente dell'assassino che fischietta un motivo celebre, dal quale la ricerca ha inizio. Insomma, omaggi o plagi a parte, non c'è davvero molto da salvare di questo film di Brescia, che mescola intrigo, sesso e sangue con mano inesperta e deve pure fare i conti con un budget basso che certamente non permette al lavoro una realizzazione soddisfacente. L'erotismo talvolta prende la mano (e forse per parte del pubblico questa non sarà una metafora) del regista, che indulge con la macchina da presa di fronte alle bellezze spogliate sul set; da segnalare inoltre le musichette dozzinali create con una tastierina economica (in stile porno, per intenderci). Banalità assortite per un lavoro maldestro. 1,5/10.
Fotomodella di giorno e prostituta di notte, un'avvenente ragazza è alla ricerca dell'assassino del fratello.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta