Regia di Charles T. Kanganis vedi scheda film
Nel 1992, I tre piccoli ninja ha incassato un sacco di soldi, almeno proporzionalmente ai costi di produzione. Era inevitabile che due anni dopo arrivasse il sequel (anzi, c'è da meravigliarsi che non sia arrivato prima): I nuovi mini-ninja, con gli stessi protagonisti ('tre ragazzini tra l'infanzia e l'adolescenza), la stessa vorticosa esplosione di arti marziali, lo stesso tono, tra il favolistico e l'action. Coprodotto dal coreano Simon Sheen e da una compagnia californiana, con una sceneggiatura che è un puro pretesto per un viaggio avventuroso in Giappone e per una serie di esibizioni marziali, diretto con anonima piattezza da Charles T. Kanganis (che ha fatto altri film, che si potrebbero definire di serie B solo con un complimento), I nuovi mini-ninja è riservato esclusivamente a bambini un po' abbruttiti dalla televisione e che, in quel momento, non abbiano proprio nessun altro svago più fantasioso. Inutile, uguale a mille altri, strizza l'occhio alla moda, ormai inflazionata, dei vecchi santoni orientali maestri di vita. D'altra parte, c'è cascato persino Bertolucci, perciò, perché non Charles T. Kanganis?
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