Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Un buon dramma girato in America nel dopoguerra da Fritz Lang che ci racconta la storia di Celia che si innamora di Mark con un colpo di fulmine, lo sposa, ma dopo il matrimonio scopre che il marito ha delle turbe psicologiche legate alla possibilità di commettere un omicidio... La storia è raccontata con un abbondante ricorso alla voce off di Celia che crea un effetto piuttosto poetico e rappresenta un elemento da mettere all'attivo del film, insieme alla messa in scena come sempre raffinata che gioca con intelligenza su fotografia e scenografie di ascendenza espressionista. Non manca qualche ingenuità nei tocchi psicanalitici inseriti nella vicenda di Mark e nelle sue ossessioni criminali, tanto da non poter annoverare questo film tra i migliori risultati americani dell'autore, ma è sempre una pellicola interessante con una struggente love-story e due attori protagonisti molto bravi, una Joan Bennett che ricorda per il suo fulgore e la sua passione certe eroine di Hitchcock e un Michael Redgrave credibile nel ruolo di un uomo traumatizzato guarito dall'amore.
Voto 8/10
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