Regia di Fritz Lang vedi scheda film
VOTO 8,5 ANTICONFORMISTA Straordinario film sempre in bilico tra horror-noir-melò e thriller psicologico, comunque in tutti i generi citati è perfetto. Lang compie prodigi su prodigi (la narrazione con voce fuoricampo, in un primo tempo di Cecilia e poi di Marco, è di una modernità e di una funzionalità al racconto decisiva) e lascia allo spettatore tutta l'angoscia, la tensione di una storia originale e morbosa ricolma di riferimenti sessuali a dir poco esplosivi. Un'opera anticipatrice e anticonformista, una grande prova d'autore, che pur essendo legata alle esigenze produttive riesce a comunicare un personalissimo discorso sul bene e sul male. Tema portante della poetica langhiana, dove amore (come in "Furia") significa salvezza o anche perdizione ("La strada scarlatta") ribandendo la complessità dell'animo umano, la sua ineluttabile ambivalenza. Regia assolutamente grande: movimenti, inquadrature, tempi, tutto preciso e calibrato (bello l'inizio onirico e poi i giochi con le luci), assolutamente un film imperdibile, uno dei vertici americani del grande regista.
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