Mark, che Celia ha sposato dopo un colpo di fulmine, si comporta stranamente e ha la mania di ricostruire fedelmente delle stanze che sono state luogo di delitti. Un giorno Celia scopre che una di queste stanze riproduce la sua. La vicenda è raccontata attraverso gli occhi della protagonista, con l'aiuto di un intenso commento della voce fuori campo.
Note
Una delle sequenze più belle riguarda il processo che in sogno Mark intenta a se stesso, dando corpo a quella ossessione criminale che rappresenta il cardine dell'universo immaginario di Lang. Luci, inquadrature e scenografie sapientemente studiate completano il grande fascino del film.
OSSESSIONI EDIPICHE "Perchè se ne era andato? Perchè mi aveva mentito" Ogniqualvolta rivedo Jack Torrance che osserva, con la faccia da schizzato, il labirinto in miniatura in mezzo all'Overlook Hotel e si immagina di prendere Wendy e Danny e stritolarli ripenso sempre alle sette stanze che Mark Lamphere ha arredato in modo maniacale e asimettrico nel film di Fritz Lang Dietro… leggi tutto
L'ossessione criminale e l'indagine psicologica sono il fulcro di questo film del periodo americano di Lang; se la prima componente è uno dei capisaldi del suo cinema, la seconda giunge un po' inaspettata e viene francamente travisata se non addirittura trattata in più momenti con grossolana imprecisione. Dietro la porta chiusa può rappresentare un ottimo esempio di come forma e sostanza non… leggi tutto
IL NOIR SECONDO FRITZ LANG "D'improvviso ho paura: sto per sposare un estraneo.
Un uomo che non conosco affatto.
Potrei andarmene.
Potrei fuggire, sono ancora in tempo!
Ma che direbbe la gente!
No, non posso andarmene.
Non so che cosa sia, ma ho paura".
Quasi un matrimonio alla cieca.
Cecilia è una giovane e affascinante ereditiera che conduce una vita tranquilla ed…
La porta chiusa non è solamente il luogo misterioso in cui ruota la seconda parte della vicenda, ma anche una metafora usata dalla protagonista che, per l'appunto, indica la sua proverbiale abitudine a cambiare sistematicamente stile e partner di vita, incapace di trovare una via da seguire e percorrere. Essa chiude una porta e ne apre un'altra. Insoddisfatta, molto infantile, ha, come…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
La settimana scorsa un centinaio di utenti si è soffermato sulla Playlist dedicata a Don Siegel e dunque ...vi ringrazio e vi offro un'altra serie di opere di un unico regista.
Non conoscerlo…
Un buon dramma girato in America nel dopoguerra da Fritz Lang che ci racconta la storia di Celia che si innamora di Mark con un colpo di fulmine, lo sposa, ma dopo il matrimonio scopre che il marito ha delle turbe psicologiche legate alla possibilità di commettere un omicidio... La storia è raccontata con un abbondante ricorso alla voce off di Celia che crea un effetto piuttosto…
L'ossessione criminale e l'indagine psicologica sono il fulcro di questo film del periodo americano di Lang; se la prima componente è uno dei capisaldi del suo cinema, la seconda giunge un po' inaspettata e viene francamente travisata se non addirittura trattata in più momenti con grossolana imprecisione. Dietro la porta chiusa può rappresentare un ottimo esempio di come forma e sostanza non…
Altra perla dell'immenso Fritz Lang, tutto è costruito nei più infinitesimi dettagli. L'incipit è già abbagliante con una fotografia praticamente perfetta che sembra uscire da un prodotto di animazione computerizzata; il resto è distillato di bravura, la trama si svela poco alla volta, come una porta che si apre un millimetro alla volta mostrando solo uno spiraglio del terrore che vi sta…
OSSESSIONI EDIPICHE "Perchè se ne era andato? Perchè mi aveva mentito" Ogniqualvolta rivedo Jack Torrance che osserva, con la faccia da schizzato, il labirinto in miniatura in mezzo all'Overlook Hotel e si immagina di prendere Wendy e Danny e stritolarli ripenso sempre alle sette stanze che Mark Lamphere ha arredato in modo maniacale e asimettrico nel film di Fritz Lang Dietro…
VOTO 8,5 ANTICONFORMISTA Straordinario film sempre in bilico tra horror-noir-melò e thriller psicologico, comunque in tutti i generi citati è perfetto. Lang compie prodigi su prodigi (la narrazione con voce fuoricampo, in un primo tempo di Cecilia e poi di Marco, è di una modernità e di una funzionalità al racconto decisiva) e lascia allo spettatore tutta…
Profondamente ancorato alle teorie psicoanalitiche – che chiosano pedantemente le azioni dei personaggi e bruciano col raziocinio qualsiasi mistero e ambiguità – il film di Lang fatica a superare il vaglio degli anni, perché la componente ludica del thriller è sopraffatta dalla macchinosa indagine psicologica. L’insorgere dell’inquietudine – con…
Ecco un capolavoro che si può guardare una volta ogni tanto senza esserne mai annoiati. L'ottimo risultato raggiunto è molto dovuto secondo me al tema trattato, che è uno dei preferiti del regista: cioè l'impulso oscuro e spesso irrazionale all'omicidio che sale dal di dentro. Che sia un'ossessione fortissima e fine a se stessa alla quale il personaggio non riesce a…
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Commenti (3) vedi tutti
voto 8 [21.08.2008]
commento di PPCoinvolgente, ben girato, trama abbastanza originale. 7
commento di okkioGrande atmosfera torbida. Attori eccellenti. Finale da codice Hayes, ma Lang lo "liquida" in 30 secondi. Voto 8/10
commento di sokurov