Regia di Liv Ullmann vedi scheda film
C'è la mano di Ingmar Bergman? C'è anche la testa, le mani, i piedi? Ci sono la sua filosofia e la sua prassi? Ebbene sì, c'è tutto questo, e quindi quale miglior regalo, anche se la firma è quella di Liv Ulmann, che almeno mostra tutta la sua umile e dovuta devozione al maestro.
Possiamo goderci ancora qualcosa nel suo nome!
A parte tutto, anche per chi non conoscesse il grande Ingmar, si tratta di un film che suscita interesse e coinvolge; sterminati e appassionati dialoghi da cui non vorresti mai staccarti.
Sul piano puramente tecnico qualche ingenuità, assolutamente perdonabile, che lo tengono un gradino sotto il precedente Conversazioni private; ma qui l'argomento è di interesse ben più generale e anche un tema apparentemente trito come la fedeltà coniugale ridiventa vivo e personale.
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