Regia di Douglas Hickox vedi scheda film
Insolitamente violento e graficamente sanguinolento di facce sfatte da percosse familiari su donne e bambini compreso il bel faccino della infermiera Kathleen Quinlan, per un lungometraggio dalla destinazione televisiva del 1985, tanto che fa dubitare sia stato distribuito invece nelle sale in vari Paesi, sia per il cast di un certo spessore a cominciare da Widmark sempre abbastanza una garanzia, che per la regia sopra gli standard di un regista di livello come Douglas "Theatre of Blood" Hickox.
Tocco alla Hickox che si fa più evidente nelle sequenze in ospedale con il misterioso sfigurato e bruciato infermo dalle tante fratture e lesioni nel letto, dagli accenti veramente horror per trucco e cicatrici mostruose, oltre che approccio in soggettiva dello stesso nelle inquadrature.
Anche la scena dello sterminio domestico familiare alla Dollarhyde, e del successivo spettacolare e ottimamente realizzato incidente automobilistico pirotecnico in autostrada nei primi 10', sono di un inusitato stile ottantesco veloce e trucido più da Gary Sherman, Paul Aaron, Robert Vincent O'Neill, et alia, che da prodotto televisivo se non realizzato da un superiore Michael Mann, o William Friedkin, Anthony Yerkovich, dell'epoca.
Keith Carradine gioca bene il suo personaggio sul filo dell'ambiguità e dell'inquietante per la intera durata, tanto ben scritto da farti pensare in diversi passaggi che il finale possa essere di un altro tipo dal quale invece non può differire, sarebbe all'opposto troppo edificante e improbabile, riuscendo persino a spostare i sospetti su di un ben scelto poliziotto locale dalla faccia altrettanto tenebrosa ed emaciata di Michael Beck, e in apparente piena sindrome "John Hinckley".
Purtroppo non aiuta molto le scenografie domestiche accuratamente illuminate in giochi di ombre degli interni, nè gli esterni peraltro, la fotografia troppo scura del Master disponibile, seppure migliorato nei dettagli fino a 1080p.
Indovinata e utilizzata come carattere di distinzione da marketing per i manifesti e le copertine delle VHS, la maschera dell'assassino alla ''Toolbox murders" di pelle nera e cerniere lampo da sadomasochisti.
Fuorviante per essere poi dello stesso 1985 di Bogdanovich, il banalissimo e inflazionato con millanta altri titoli in TV e al cinema, italiano.
John Nada
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