Regia di Jon Turteltaub vedi scheda film
La battuta è un po' macabra ma la faccio lo stesso: se Charles Dickens si rivoltasse nella tomba ogni volta che Hollywood plagia o, nel migliore dei casi, cita il suo "Canto di Natale", la buonanima dello scrittore inglese girerebbe come una trottola in maniera praticamente ininterrotta. "Faccia a faccia" è solo l'ennesima, scontatissima, commediola sul miracoloso, inesplicabile (e inesplicato) evento catartico che cambia l'esistenza di un uomo cinico ed incattivito. Niente di nuovo sotto il sole, insomma, anche se devo ammettere che lo spunto della sceneggiatura di Audrey Wells questa volta è piuttosto intrigante (il confronto impietoso tra i sogni dell'infanzia e la realtà della vita "vera", in un "faccia a faccia" diretto tra il sé stesso adulto e il sé stesso bambino). Purtroppo lo svolgimento del film è decisamente scontato, vanificando i pur discreti presupposti iniziali e la pellicola di Jon Turtletaub (un onesto mestierante e nulla più) naufraga ben presto nella più prevedibile e stucchevole melassa. Rigido e poco convinto Bruce Willis, espressivo ma di rara antipatia il giovanissimo Spenser Breslin, caruccia Emily Mortimer che tuttavia si limita a sgranare gli occhioni sul visetto da cerbiatto, qualche guizzo comico arriva da Lily Tomlin ma, purtroppo, la sua presenza è ridotta a poco più di un cameo. Voto mediocre.
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