Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Gradevole ma non particolarmente incisivo.
Su una pacifica e pigra isola irlandese, durante la guerra civile, viene raccontata la vicenda di un uomo semplice che trova la disperazione quando il suo migliore amico, sentendo la vecchiaia e la morte avvicinarsi, non vuole più saperne di lui per non perdere più tempo e lasciare una traccia indelebile.
E' un film particolare, non banale e con alcuni momenti felici e toccanti, bene interpretato e che offre, soprattutto grazie alle atmosfere uggiose e grigie, molti spunti di riflessione sulla solitudine e sulla morte. Vi è un simbolismo azzeccato e la pacifica isola in cui gli abitanti si rifugiano in una sorta di stato 'dormiente', per fuggire alla guerra e agli orrori del mondo, appare come una lenta attesa della fine in cui i conflitti interiori (e non solo) trovano uno sfogo non meno violento e tremendo di ciò che avviene nel mondo 'reale'.
E' un film gradevole ma non particolarmente incisivo, con numerosi buoni spunti ma che, tuttavia, forse non trovano nella narrazione l'equilibrio e l'occasione per essere espressi appieno. Anche il finale appare come un qualcosa d'incompiuto. A ogni modo, perlomeno in parte, funziona e tocca lo spettatore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta