Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Pochi film e quasi con una cadenza precisa, ogni cinque anni, a cominciare dal bellissimo "In Bruges", commedia nera del 2008. McDonagh è uno così, uno che fa Cinema solo quando ha davvero una storia da raccontare, quando sente di avere tutto sotto controllo e se eccettua, forse, "7 Psicopatici", 2012, comunque godibilissimo, ha sempre fatto grandi film. "Banshees" non è da meno. Il regista britannico recupera la coppia meravigliosa di "In Bruges" Colin Farrell e Brendan Gleeson, e riesce ancora a far dare da loro il meglio. Film scritto per il teatro, ma mai rappresentato, "Banshees" si nutre della bellezza di una piccola isola irlandese, Inisherin, appena al largo della madre patria, alle prese con la guerra civile del 1923. Tutto questo è ai margini, perché si racconta di un'amicizia che si interrompe bruscamente, dando il via a un lento precipitare degli eventi, che vira il film su un territorio da commedia nera, dove McDonagh sguazza. È il lavoro meno immediato del britannico, un'opera sospesa, ventosa e solitaria, come le anime di tutti, nel film. Una ballata profonda, un reel malinconico suonato in un vecchio pub irlandese, fra rimandi ancestrali e leggende. La coppia Farrell/Gleeson è sontuosa e trascina il film a una completa riuscita. Una riflessione sull'amicizia, sul tempo che passa e sulla necessità del perdonare, del ritrovarsi. Molto bello. Visto nella splendida lingua originale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta