Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Banshees of Inisherin è una commedia di guerra, in cui lo scarto comico-grottesco che caratterizza tutta la carriera di McDonagh assume una fattezza estrema e quasi disarmante. Un’amicizia che finisce per motivi futili, quella tra Colin Farrell e Brendan Gleeson, che diventa assurda ragione di lotte, rancori, violenze e crudeltà, mentre sulla terraferma (siamo sull’isola di Inisherin, appunto) scoppiano le bombe di una guerra civile di cui ci saranno sempre troppe poche ragioni comprensibili. È davvero joyciana questa Irlanda monotona e aggressiva da cui si vuole solo scappare, e se il modo in cui McDonagh dispiega la tragedia dopo la commedia è disorientante, ancora di più lo è vedere paesaggi incontaminati macchiati di sangue, e canti popolari trafitti da incesti, insulti e automutilazioni. Il miglior film di McDonagh, il concentrato di risate più tetre capitate al cinema di recente, un vortice di nonsense che converge sul titolo (vedere il film per capire) e sul personaggio della vecchia strega del villaggio, che è odiosa, spara sentenze, ma il mondo è uno schifo e quindi le azzecca tutte.
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