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Gli spiriti dell'isola - The Banshees of Inisherin

Regia di Martin McDonagh vedi scheda film

Commenti brevi
  • Film drammatico che inizio debole per poi diventare interessante. Scenografia eccezionale, recita ottima, storia particolare, tratti reali e surreali. Voto 8

    commento di nicelady55
  • Hollywood sbarca sulle Aran con il suo carico di attoroni multimilionari irlandesi a impersonare dei villici plebei del secolo scorso conferendo all'opera un sapore di posticcio reso ancora più artificioso da una fotografia da cartolina. Meglio sarebbe stata a questo punto un'opera teatrale. Più economica e più adeguata alla bisogna.

    commento di bombo1
  • Decisamente inferiore alle alte aspettative che avevo.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • McDonagh non riesce a mantenere la stessa forza espressiva di "Tre manifesti a Ebbing, Missuri" ma, grazie soprattutto alla buona prova di Collin Farrell, ottiene un film molto particolare sul tema dell'amicizia e le sue declinazioni meno prevedibili

    leggi la recensione completa di galaverna
  • Un film beffardamente cupo.Una piccola isola irlandese raggiunta solo dai boati di una trita guerra civile sulla terraferma. Una faida tra due ex amici, un climax di frustrazione, solitudine e rabbia che porta a scelte completamente assurde. Un Colin Farrell, perfetto nel personaggio, rappresenta un buonismo ignorante mascherato da gentilezza. 7

    commento di Lacorazzata81
  • Veramente bello, meritava tutti gli oscar che purtroppo non ha vinto!

    commento di ArmaLetale75
  • Film capolavoro su guerra e umanità (e disumanità)

    leggi la recensione completa di siro17
  • Allegoria scorrevole, a tratti divertente sulla follia della guerra. Bravi gli attori.

    commento di gruvieraz
  • Commedia grottesca che stringe tutti/o nell’assurdo e nella solitudine, davanti all’imprevedibilità e apparente incomprensibilità di azioni e reazioni, scelte e fatti, ragioni e irrazionalità. Tutto estremizzato, cupo e surreale come in Beckett: conflitti, archetipi polarizzati, guerra civile e il senso di finitezza dell’uomo. Ottimo cast e script.

    commento di Antonio_Montefalcone
  • come ho letto in una recensione postata qui, quando il tutto si rivela essere quasi solo una farsa grottesca ... cascano le braccia, e quello che molti hanno visto come un gioiello a me pare un po' uno spreco di attori, panorami e richiami alle durezza della vita in luoghi lontani, tanto efficace nel precedente Ebbing quanto poco convincente qui

    commento di carloz5
  • Alcune cose non si superano mai.

    leggi la recensione completa di daveper
  • “Well, there goes that dream.”

    leggi la recensione completa di mck
  • La “gentilezza” non abita più qui. Non in una delle isole Aran, in nessun luogo.

    leggi la recensione completa di yume
  • Dell’isola di Inisherin nulla sappiamo, poiché non esiste! Qui è l’ambiente in cui vivono i protagonisti dell’ultimo film di Martin Mc Donagh, il geniale regista di poche opere per il grande schermo, fra cui “Tre Manifesti a Ebbing”, e “In Bruges – La coscienza dell’assassino” che dal 2008 lo rese noto al mondo dei cinefili.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • È un disperato senso di morte e solitudine ad aleggiare su questa bizzarra storia dai toni grotteschi, perennemente in bilico tra farsa e tragedia, il cui umorismo nero cela amarezza e malinconia: McDonagh, che si conferma autore sopraffino, costringe i suoi personaggi a confrontarsi con una realtà tanto surreale quanto dolorosa e inspiegabile. 8,5

    commento di rickdeckard
  • Gradevole ma non particolarmente incisivo.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • Un altro film di McDonagh che travalica i confini di genere (si sorride amaro) per raccontarci tematiche universali con uno stile godibilissimo

    leggi la recensione completa di scattincerti
  • Un cinema di contrasti e sentimenti...un gioiello.Da non perdere.

    commento di ezio
  • Capolavoro. Inutile aggiungere altro.

    leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir
  • Film davvero essenziale in cui l'uomo è colto nel suo desiderio di unicità di completarsi o con sé stesso o nell'unione con l'altro. Pur avendo la stessa origine, queste due direzioni sono qui rappresentate come incompatibili, e ambedue non possono comprendere la ragione dell'altra, se non attraverso la lotta per il riconoscimento 8/10

    commento di logos
  • È bello tutto in "The Banshees on Inisherin" : la fotografia che cattura aria, la scenografia che si apre al mare, la sceneggiatura che si nutre di silenzi e la regia che equilibra lirismo e dramma. Come in "Tre manifesti a Ebbing", Martin McDonagh si conferma capace a gestire i tempi narrativi attraverso spiazzanti esplosioni di rabbia repressa.

    commento di Peppe Comune
  • Voto: 6, 667 su 10. Commedia dell'assurdo e del paradosso, virando poi decisamente verso il black humor . Questo mix tra scene disturbanti ed elogi della gentilezza costituisce un viaggio sulle montagne russe dove bisogna accettare di salire per apprezzare il film, dove McDongah si diverte a fare esplodere i comicamente i contrasti.

    leggi la recensione completa di port cros