Regia di François Ozon vedi scheda film
Coppia sposata da venticinque anni, in vacanza nella loro casa al mare. Lui scompare misteriosamente senza lasciare tracce. Lei si ritrova sola a tirare avanti. E' questo il piccolo grande dramma del film, diviso fra materialità e immaterialità. Materialità è lavorare, trovarsi con gli amici, seguire le abitudini con le stesse modalità, un possibile nuovo rapporto d'amore. Immaterialità è la ricerca dell'elaborazione della perdita, il figurarsi il marito presente nel quotidiano, darsi nuove connotazioni esistenziali. Quando però la materialità prende corpo, la nuova relazione chiede spazio, il mare sembra restituire i resti del marito, la suocera svela particolari sulla condizione psicologica dello scomparso, lei riporta tutto dentro l'immaterialità simboleggiata dalle mani che affondano nella sabbia e dalla struggente inquadratura finale, un vero e proprio manifesto dell'amore estremo.
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