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Sotto la sabbia

Regia di François Ozon vedi scheda film

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La recensione su Sotto la sabbia

di gaiart
8 stelle

Chi conosce le Landes de Guascogne? Sotto la sabbia di queste distese infinite di dune selvagge che piombano in un attimo nel pericoloso oceano, lato francese, sotto Bordeaux, si nasconde non solo il titolo di questo elegante film, ma anche il ricordo di un uomo, un marito, un amore. Come la sabbia tra le mani, che scivola via e non rimane consiste

TRAMA

La scomparsa del marito porta ad un lento declino della salute mentale di una donna, che rifiuta di riconoscere la realtà e continua a vivere come se l’uomo fosse ancora presente.

Anni di matrimonio. Coppia borghese. Lande, elegante casa di campagna. Parigi, attico.

Sguardi intensi. Dialoghi inesistenti. Una vacanza al mare. Si gode il nulla. Sulla spiaggia lui sparisce, forse inghiottito dal mare, forse svanito in un cercato anonimato, forse suicida. Lei, confusa, incredula, sotto shock, torna a Parigi e continua come se niente fosse la routine quotidiana.

 

 

L'OPINIONE

Chi conosce le Landes de Guascogne? Sotto la sabbia di queste distese infinite di dune selvagge che piombano in un attimo nel pericoloso oceano, lato francese, sotto Bordeaux, si nasconde non solo il titolo di questo elegante film, ma anche il ricordo di un uomo, un marito, un amore. Come la sabbia tra le mani, che scivola via e non rimane consistente, così la presenza corposa di Bruno Cremer nella mole fisica, tonda e solida, oppone tangenza a immaterialità, presenza ad assenza, quando sparisce nuotando.

Mettere in scena la sparizione, la rimozione e la psicologia del lutto non è cosa facile. Ozon ci riesce bene, in modo ellittico. Come si spela una cipolla, man mano che si prosegue nel minutaggio, cresce il coinvoigimento, si svelano nuclei diversi, dettagli, sfumature, approcci onirici, dubbi e visioni, inoculando nello spettatore il virus del dubbio. Su tutto.

Sull'amore (esistente?) della coppia. Sulla morte, (ricerca di morire o casualità fatale?). Sul sesso, (desiderio autentico o carnalità onirica repressa?)

 

CHARLOTTE RAMPLING FASCINO IMMUTABILE

Oltre a reintrodurre sulla scena internazionale il fascino austero, prolifico e irresistibile di Charlotte Rampling, in dialogo totale e armonioso con il fascinoso e sovrappeso Bruno Cremer, (suo marito), i due riescono a rendere perfettamente credibile non solo l'amore iniziale di 24 anni di matrimonio, ma anche la non conoscenza reciproca.

Sguardi misteriosi e secchi, paesaggi scarni, ma caldi del mare e di una bella casa a Parigi, la routine diaria, mista a probabile noia, rendono un mistero l'amore borghese di questa coppia e la loro stessa autenticità. Anche come esseri umani singoli, bastanti a se stessi.

Sembrano infatti sospesi, nella loro perfezione, quasi ergendosi ad emblemi di un'umanità che ama. E altresì ricca di caleidoscopiche incongruenze.

Sotto la sabbia è quindi un film sull'altro e sulla distanza della vicinanza, anche!

 

 

Nei rapporti si capisce che rimane sempre un'incognita e nel film se ne ricava un certo fascino: le ombre che si gettano sull'altro quando si vive con qualcuno e che comunque non si conoscerà mai fino in fondo.

Inoltre vi si aggiunge un secondo mistero; quello di una morte che può apparire come suicidio. Non vi sono però certezze e questo contribuisce a gettare nel baratro una moglie inconsapevole, oltre che lo spettatore confuso, ma curioso, per citare quasi Carmen Consoli.

Un enigma psicologico coinvolgente e sfuggente rende quindi Sotto la sabbia uno dei grandi film d’autore degli anni 2000, ora in uscita su Mubi che presenta sempre una scelta di film eccelsa.

 

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