Durante la cruenta occupazione tedesca della Cecoslovacchia, il vice aiuto-capostazione Milos deve subire anche le conseguenze di una sconvenientissima eiaculazione precoce. Messo in contatto da un collega con le bande partigiane, Milos incontrerà una ragazza che fa da staffetta presso la sua stazione e che saprà guarirlo dalla sindrome che lo affligge, ma il giorno successivo sarà l'ultimo della sua vita.
Note
Il romanzo del caustico umorista praghese Bohumil Hrabal - co-sceneggiatore assieme a Menzel - dà origine a uno dei film più significativi della "nová vlna" ceca degli anni '60: uno sguardo tagliente, vitale e antiretorico sugli orrori della guerra.
Per fortuna c'è la recensione di Skywalter... sennò dalla sintesi del sito.... scapa travai che mi rivu.... francamente del problema sessuale del protagonista nessuna traccia!!! Voto 7
Dalla penna dell'irriverente Hrabal, nasce uno dei film simbolo della Nova Vlna cecoslovacca, un sagace equilibro tra senso drammatico della vita e modo ironico per metterla in scena. La lotta partigiana si mischia con i desideri repressi delle piccole realtà rurali e la noia di una stazione si trasforma in incubatrice anarchica di ribellione.
Durante l'occupazione tedesca, alcuni ferrovieri lavorano (non molto, per la verità) in una stazioncina di campagna, e sognano donne che non ci sono e non ci stanno.
"Mi chiamo Miloš Hrma. Mi hanno spesso preso in giro per il mio nome (¹), ciononostante la mia famiglia è stata piuttosto celebre. Il mio bisnonno Lukaš era tamburino e combattè sul ponte Charles, a Praga, e quando gli studenti tirarono pietre ai soldati colpirono il bisnonno con tale precisione che lui ci guadagnò una pensione… leggi tutto
Io sono un estimatore del Menzel successivo, cioè da “Allodole sul filo” in poi, compresi gli anni '80 e '90, ma questa pellicola non mi convince appieno. L'ho vista due volte a distanza di anni, e quindi il mio verdetto è definitivo. Da una parte vedo la perizia cinematografica, che certamente non lascia a desiderare e fa vedere la mano di un grande regista;… leggi tutto
Nella Cecoslovacchia occupata dai tedeschi, un giovanotto diventa ferroviere per seguire la tradizione di famiglia e soprattutto per non dover faticare troppo: pensa più che altro alle coetanee e a come risolvere il grave problema dell’eiaculazione precoce, che lo spinge sulle soglie del suicidio, ma diventa suo malgrado il protagonista di un’azione di sabotaggio nella quale…
"Treni strettamente sorvegliati" uscì in Cecoslovacchia nel 1966, fu presentato al Festival di Cannes l'anno successivo ed infine premiato con l'Oscar nel 1968: non male per un'opera prima. Di certo il film possedeva gli ingredienti appropriati per fare felici i comunisti, che non ne osteggiarono l'uscita, e gli americani, che lo premiarono quale miglior film straniero. Il…
Io sono un estimatore del Menzel successivo, cioè da “Allodole sul filo” in poi, compresi gli anni '80 e '90, ma questa pellicola non mi convince appieno. L'ho vista due volte a distanza di anni, e quindi il mio verdetto è definitivo. Da una parte vedo la perizia cinematografica, che certamente non lascia a desiderare e fa vedere la mano di un grande regista;…
La Union Jack sventola sull'undicesima tappa col terzetto Lean-Leigh-Loach più il britannico ad honorem Richard Lester, nato negli Stati Uniti ma emigrato nel posto giusto al momento più giusto: Londra…
"Mi chiamo Miloš Hrma. Mi hanno spesso preso in giro per il mio nome (¹), ciononostante la mia famiglia è stata piuttosto celebre. Il mio bisnonno Lukaš era tamburino e combattè sul ponte Charles, a Praga, e quando gli studenti tirarono pietre ai soldati colpirono il bisnonno con tale precisione che lui ci guadagnò una pensione…
Il treno, "locus conclusus" in movimento, una sorta di strano paradosso che la mente fatica ad accettare. Strumento del viaggio, della fuga, del ritorno. Luogo d'incontro o agente separatore, ambiente ideale di…
Fin dalle origini del cinema sono state due le figure emblematiche, usate e riutilizzate in ogni contesto per rappresentare la grande novità dell’immagine in movimento. In seguito sono diventate figure…
Il treno che corre lungo le rotaie porta in alto e in basso l'umore di noi fragili cristiani, basta entrare nella hall di una stazione e ci s'immerge in un oceano di anime che a volte partono per non tornare più, io…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
[da quanto riportato sul sito: Una playlist è un elenco di titoli di film. Se volete è una specie di classifica. Tutto qui.Ma per fare un elenco bisogna scegliere: ed ecco allora che dietro a ogni elenco ci sono…
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Commenti (3) vedi tutti
Per fortuna c'è la recensione di Skywalter... sennò dalla sintesi del sito.... scapa travai che mi rivu.... francamente del problema sessuale del protagonista nessuna traccia!!! Voto 7
commento di BradyDalla penna dell'irriverente Hrabal, nasce uno dei film simbolo della Nova Vlna cecoslovacca, un sagace equilibro tra senso drammatico della vita e modo ironico per metterla in scena. La lotta partigiana si mischia con i desideri repressi delle piccole realtà rurali e la noia di una stazione si trasforma in incubatrice anarchica di ribellione.
commento di Peppe ComuneDurante l'occupazione tedesca, alcuni ferrovieri lavorano (non molto, per la verità) in una stazioncina di campagna, e sognano donne che non ci sono e non ci stanno.
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