Regia di Claude Pinoteau vedi scheda film
Una delle prove migliori di questo regista, prima di intraprendere la serie che lo ha reso innocuo e cioè Il Tempo delle Mele, dove il facile successo ha comprato la sua anima, ben diversamente mostrata ai suoi inizi. Il titolo italiano è rientra nel girone dei deficienti, dato che quello francese era giustamente Le Silencieux. Un film di genere spionistico, ma elevato e non poco, ritagliando il ruolo addosso a Ventura che lo porta ai vertici forse anche insperati dallo stesso regista, dando quella raffinatezza all'azione stessa velata di un noir particolare a cui l'attore è strettamente legato e riuscendo a dare consistenza ad una storia di per sé non certo originale, ma che così raccontata, va oltre il genere. Il ritmo è la cosa migliore del film che con l'interpretazione fanno il paio per farne un film da non dimenticare, anche se la critica e la distribuzione hanno fatto passi da gigante per farlo silente. Fra le pieghe della storia e del film viene fuori una partecipazione straordinaria e da quasi cammeo di Lea Massari, che con pochissime apparizione dà la nota giusta e da contraltare a Ventura, ed il regista si deve essere accorto benissimo della cosa, dato che il film finisce con una sua immagine che riassume tutto un sentimento. Un Ventura silenzioso che permette all'attore di dare il massimo delle sue espressioni, ed il regista capendolo gli sta addosso in maniera ammirevole. Storia presa da un romanzo, ma sceneggiato molto bene per lo schermo, ed è stato il primo film del regista ed anche il primo con Ventura, con cui ne farà altri tre. Ho visto il film in versione originale, dato che la copia italiana è introvabile, e non me ne sono pentito.
Una stgoria pressante e ben dosata
Esordio promettente, ma poi un po' disatteso
certamente non è il solito, è solo un grande!
Ruolo breve, ma come sempre più che significativo
ottima caratterizzazione, un'ottima attrice
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