Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
La prima parte del film è molto coinvolgente, suggestiva sotto l'aspetto visivo, interessante nel raccontare la complessità e ambiguità di Oppenheimer e, di riflesso, la complessità e ambiguità della bomba atomica. L'ultima parte è però noiosa, troppo lunga e priva di interesse e fascino.
Una buona parte del film è molto coinvolgente.
La narrazione non lineare ma semplice da seguire e con un perfetto (a mio parere) ritmo narrativo, l'uso efficacissimo della musica e del suono, l'ottima scrittura e interpretazione dei personaggi, e tante scene suggestive sotto l'aspetto visivo.
La vicenda della bomba atomica e i suoi effetti sulla storia dell'umanità sono contradditori e complessi, e a mio parere Nolan riesce a restituirci narrativamente quella complessità e ambiguità, attraverso la complessità e ambiguità del suo Oppenheimer.
Peccato che da un certo punto in poi, e cioè dopo Hiroshima e Nagasaki, il film diventa palloso.
Tutta la coda finale è, a mio parere, troppo lunga, troppo noiosa (il "processo" a Oppenheimer è sostanzialmente una roba cattivoni verso buoni), con retorica e clichè hollywoodiani (evitati, mi sembra, nella prima parte della pellicola), e si incentra troppo sul personaggio del politico cattivo Strauss che è un personaggio semplicemente poco interessante (per quanto ben interpretato da Robert Downey jr) a cui viene dato spazio eccessivo.
Così, la scena finale, potenzialmente suggestiva, secondo me perde gran parte dell'impatto che avrebbe potuto avere, a causa della lungaggine noiosa che l'ha preceduta.
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