Regia di Janus Metz vedi scheda film
MAI USCITO AL CINEMA
VISTO SU PRIME VIDEO NELL'APRILE 2022
Tra ex agenti segreti della Cia e agenti dell'Agenzia ormai passati dall'azione ai piaceri dell'aria condizionata, non si sa proprio a chi credere. Un attentato terroristico ai danni di un volo di linea senza alcun sopravvissuto, ha lasciato il segno nei rapporti internazionali e i vertici della Central Intelligence Agency, nonostante siano passati degli anni, vogliono e devono portare a galla la verità. Il film (prodotto da Amazon e quindi commercializzato solo su Prime Video) ripropone il collaudatissimo schema degli spy game di ogni tempo: tutti sono sospettabili, il doppiogioco è dato per scontato, nemmeno la persona cui hai giurato amore eterno può sfuggire all'ombra del dubbio.
Purtroppo, proprio perché il modello è sfruttato al limite dell'abuso e quindi quello di essere banali è un rischio molto alto che si corre, per evitare il fallimento di un'impresa ambiziosa serve accuratezza nell'inserire elementi di originalità. Il regista a me sconosciuto Janus Metz, come detto, si muoveva in un genere che vanta precedenti illustri, fra cui viene subito in mente proprio quello Spy Game (2001) che fu reso immortale anche dalle prove di due attoroni quali Robert Redford e Brad Pitt. In questo La cena delle spie personaggio principale è un volenteroso Chris Pine (protagonista del recentissimo The Contractor) il cui sguardo ghiacciato, però, non è sufficiente a dare credibilità al personaggio del sagace agente segreto, incaricato di scoprire la talpa. Sua controparte femminile è la sempre bellissima Thandie Newton (che ormai da molti anni non ritroviamo nel cast di un film degno di nota), troppo dolce per suscitare la dovuta dose di inquietudine. Sotto tono il bravo Jonathan Pryce (apprezzato di recente in I due Papi, del 2019), spia in pensione davvero troppo pensionato. Un tantino sacrificato per incidere il ruolo affidato a un grande attore come Laurence Fishburne (al fianco di Liam Neeson nell'apprezzato L'uomo dei ghiacci - The Ice Road del 2021) nei panni del numero uno dell'ufficio viennese della Cia.
Fallisce l'idea di far girare tutta la storia intorno al romantico incontro a tavola fra due ex amanti invecchiati ma ancora molto belli e quella che sarebbe dovuta essere una doppia suspance in attesa di conoscere le sorti sia della liason sentimentale sia della vicenda a tinte gialle, si trasforma a lungo andare in una monotona attesa di un colpo di scena che, quando arriva, è già appassito. La confezione generale delle scenografie è discreta ma mancano quasi del tutto azione e pathos. Un film guardabile ma senza grandi aspettative. Voto 6,2.
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