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Monkey Man

Regia di Dev Patel vedi scheda film

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La recensione su Monkey Man

di imperiormax89
8 stelle

Una vendetta sporca, classista e spiritualista.

Ne avevo sentite di critiche divisorie su MONKEY MAN diretto dall’esordiente Dev Patel che scrive, produce e interpreta pure. Così, anche convinto da un Jordan Peele entusiasta, sono piombato in sala e devo ammettere che aveva ragione, soprattutto a non farlo mandare su Netflix.

 

Nella città di Yatana in India Kid, un lottatore con la maschera da scimmia incentivato a perdere sempre sul ring, pianifica la sua vendetta passo dopo passo salendo ai piani alti del Kings, un lussuoso bordello pieno di politici, droga e prostitute, fino a voler uccidere il corrotto capo della polizia responsabile dell’eccidio del villaggio di Kid avvenuto anni prima. Qualcosa andrà storto, prenderà una caterba di botte e lotterà fino all’ultimo per vendicarsi.

Dev Patel

Monkey Man (2023): Dev Patel

 

Chiariamo alcune cose, qualcuno l’ha definito una versione bollywoodiana mal riuscita di John Wick che cerca di copiare maldestramente la storia, le scene d’azione e i personaggi. NIENTE DI PIU’ FALSO. Innanzitutto John Wick ha anch’esso preso spunto da topoi sui revenge movie e d’azione passati, ma li ha semplicemente ben raffinati, elaborati e prodotti con un suo stile. Stessa cosa la fa’ Monkey Man anche se in minor misura, solo che a differenza di John Wick, dovutamente menzionato, mette di più il focus nella trama, nel protagonista e nel contesto socio-politico.

Infatti si costruisce la crescita di Kid col suo passato tormentato, vive da reietto, emarginato, praticamente da fallito, fallisce e sbaglia ma ciò nonostante è motivato dal suo obiettivo fino a farlo diventare quel “giustiziere” contro un sistema corrotto fatto di potenti che vivono la loro ricchezza sulla pelle dei più deboli e delle minoranze che vengono sfruttati, masticati e risputati nei bassifondi. Senza contare l’evidente adorazione del dio denaro che sovrasta le religioni musulmane, cristiane e indù, ma che in qualche modo cercano anche loro una rivalsa.

Dev Patel

Monkey Man (2023): Dev Patel

 

La tecnica non è male, narrato quasi linearmente e alternato con dei flashback chiarificatori, una fotografia eccezionale, inquadrature particolari, alcune volutamente confuse e con delle belle scene d’azione. Tutte sporche, tangibili, impattanti, sanguinose e coreografate senza sembrare mai dei balletti (almeno quelle con Kid), almeno tre sono una bella figata. Inoltre si sente pochissimo il senso di plot armor.

 

Ovvio, come opera prima ha il difetto di essere frettoloso in alcuni punti, specie nella parte pratica dell’allenamento dove sembra passi poco tempo, forse per compensare il brusco calo di ritmo nella parte centrale, anche se fortunatamente breve. Qualche personaggio di contorno meritava un po’ più di spessore.

scena

Monkey Man (2023): scena

 

In pratica è un John Wick alle prime armi, ma più raffinato nella storia e in salsa indiana. Forse anche con qualche posizione fugace del Kamasutra…!

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