Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Un quindicenne milanese conosce una francesina appena arrivata in Italia, inizia a frequentarla, si illude di non farsi coinvolgere ma ovviamente ci casca come una pera matura. Mediometraggio realizzato per la Rai, in pratica sviluppa il versante sentimentale de Il posto (1961), dalla timida infatuazione fino all’appuntamento mancato a una festa di Capodanno. È un tenero, delicato e vivace ritratto di un’adolescenza maldestra, con tanta voglia di crescere ma altrettanta incertezza sul da farsi, e ha un finale amarognolo accostabile a quello del truffautiano Antoine e Colette (1962). La prima parte, che mostra l’assolutizzazione dell’amore tipica della gioventù, trova un correttivo nel colloquio fra il ragazzo e la donna matura (cioè di poco più di vent’anni), che con pacatezza e buon senso cerca di educarlo a gestire i propri sentimenti; ma va sottolineata anche la confezione non banale, con fulminei flashforward che riflettono i desideri allucinati del protagonista.
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