Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Strano film, anche nella filmografia di un cineasta "irregolare" come Ermanno Olmi, I recuperanti, parte come la storia di un reduce della Seconda Guerra Mondiale e diventa qualcos'altro. Asimmetrico, forse anche, come disse qualcuno, anche squilibrato, il film prende una piega diversa rispetto all'inizio quando entra in scena il vecchio Du, cercatore di materiali bellici abbandonati della Prima Guerra Mondiale. Il vecchio "rabdomante", istrione della montagna, s'impossessa della pellicola, mettendo in ombra quello che doveva esserne il protagonista. Si assiste, per suo mezzo, a una sorta di scontro fra due mondi, quello "civilizzato" e quello degli abitanti errabondi dell'Altopiano di Asiago - che si muovono tra baite e rifugi -, tanto caro allo scrittore Mario Rigoni Stern, al critico Tullio Kezich e poi allo stesso regista, tutti e tre allo stesso titolo autori del film.
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