Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Olmi prosegue nel suo percorso personalissimo alla (ri)scoperta di una piccola Italia provinciale e silenziosa - inteso come il contrario di pubblicizzata -, con i suoi personaggetti iperreali (Il posto) e le situazioni di quotidiana crisi personale (I fidanzati). E, come nell'esordio del Tempo si è fermato, il regista accosta un giovane ed un anziano in un lavoro solitario ed accettato più per mancanza di alternative (qui è proprio disperazione) che per altro - e così torna anche l'ambientazione montana. Ancora una volta si serve di attori non professionisti, e riesce a fare di nuovo centro: straordinaria l'interpretazione di Lunardi, il vecchio Du. La tragedia della ricostruzione vista con disincanto, da una prospettiva umanissima, senza vittimismo, nè accuse.
Un reduce della seconda guerra mondiale fatica a trovare lavoro; si adegua ad accompagnare un anziano un po' sopra le righe alla ricerca di residui bellici del conflitto del 15-18.
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