Regia di Harry Bradbeer vedi scheda film
Seconda avventura: dettato il canone, lo si (per)segue: non una nota fuori posto (di quelle che avrebbero fatto musica).
La squadra di “Enola Holmes”…
[Jack Thorne - adattando molto liberamente il secondo romanzo della serie creata da Nancy Springer - allo script, Harry Bradbeer ("FleaBag") dietro alla MdP (e al camera-look), Millie Bobby Brown - ammiccando complice – ed Henry Cavill, Helena Bonham Carter, Louis Partridge, Adeel Akhtar e Susie Wokoma, più le new entry David Thewlis ("Naked", "the Big Lebowski", "the Zero Theorem", "Fargo 3", "An Inspector Calls", "I'm Thinking of Ending Things"), Sharon Duncan-Brewster, Hannah Dodd, Serrana Su-Ling Bliss e, solo per una mezza posa, Himesh Patel, e senza la presenza di, su altri fronti impegnato, Sam Claflin, davanti alla MdP, Giles Nuttgens alla fotografia, Adam Bosman al montaggio, Daniel Pemberton alla colonna sonora, Legendary alla produzione e Netflix alla distribuzione]
…ripete la formula: la “sostanza” riesce, “uguale” alla prima “dose”, ma il “cervello” è oramai assuefatto e l’effetto “sballo” non ha la stessa forza della prima volta: ma il pubblico (di riferimento?) può dirsi soddisfatto.
Intermezzo/Bignami: “Some of what follows is true. The important parts at least.”
- https://en.wikipedia.org/wiki/Sarah_Chapman
- https://en.wikipedia.org/wiki/MatchGirls_Strike
- https://www.matchgirls1888.org/the-Story-of-the-Strike
- https://www.denofgeek.com/movies/Real-History-of-Enola-Holmes-2-MatchGirls-Strike-1888/
Come già detto più sopra per interposte persone, cioè interpreti dei loro personaggi, Mycroft Holmes si assenta e fanno la loro comparsa il professor James Moriarty (sotto acronimo, con cambio di sesso e d etnia) e il dottor John Watson (sull’uscio in una scena during-credits, con cambio di etnia) e, a tal proposito, una notazione final-trasversale sulla vessata non-questione del così - dal patriottaggio verbale delle gaddiane marieluise e della loro schiatta di minus/mongo/handy-habens - detto "black-washing" o, più in generale, "forced diversity", e sullo sguardo dritto in macchina da presa (camera-look) con o senza interazione/interpellazione mimico/verbale diretta con lo spettatore, l’ho riassunta, in coda, QVI.
Seconda avventura: dettato il canone, lo si (per)segue: non una nota fuori posto (di quelle che avrebbero fatto musica).
* * * ¼ - 6.5
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