Regia di Alejandro Jodorowsky vedi scheda film
Bellissimo film di Alejandro Jodorowsky. Si tratta di una specie di spaghetti - western surrealista, in cui un pistolero nerovestito si avventura nei pressi di una missione cattolica nel deserto messicano per sgominare prima la banda di un malvagio colonnello, e poi per sfidare, su istigazione della donna (Mara, il mare), quattro invincibili maestri pistoleros. Ma questa è solo parte del film. A un certo punto il pistolero dell'inizio (interpretato dallo stesso Jodorowsky) è diventato un dio barbuto che dorme in una caverna ed è accudito da una nana, che ha lo scopo di prendersi cura di lui affinché questi liberi il popolo delle caverne: una razza di esseri storpi e deformi che vive nelle viscere della terra. Per costruire un tunnel che conduca dalle caverne alla città, l'ex pistolero, rasato dalla nana come un bonzo tibetano, si reca in città e, in coppia con la nana, mendica qualche spicciolo mettendo in scena delle farse in stile Chaplin. Il duo, passato attraverso ogni umiliazione, scopre anche l'amore e, con l'aiuto di un frate francescano (anch'egli abile con la pistola), porta a termine la galleria. Ma il lieto fine non è di questo mondo - almeno non del mondo filmico di Jodorowsky - e il protagonista sceglierà di finire come un vero bonzo tibetano. Un film originalissimo con delle immagini di una bellezza sconvolgente. Non è difficile indovinare che anche autori contemporanei (come David Lynch, ad esempio) abbiano preso esempio da questo grande regista cileno di origini russe, troppo trascurato dai circuiti cinematografici maggiori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta