Regia di Alejandro Jodorowsky vedi scheda film
Va bene, Jodorowsky si diletta di psicomagia (ne ho letto il libro, anni fa). Sappiamo anche che è un sognatore lucido, ossia una persona in grado di riconoscere il fatto che sta sognando, e può anche prendere il controllo dei suoi sogni: beato lui. Quindi, questo film, io lo vedo come un sogno, od una serie di sogni: e l'inaspettato finale, in tal caso, rappresenterebbe il risveglio. Tutto bello. Ma per i comuni mortali che non sono sognatori lucidi? Anzi, per la stragrande maggioranza di noi, che nemmeno ricorda di aver sognato? Il film è anche interessante, ma molte scene sono sgradevoli al, e oltre il, limite del disgusto. Ma veramente. Può darsi sia davvero un capolavoro, a me pare, o una provocazione da parte di un semi stregone in cerca di critiche purchessiano. O, molto più verosimilmente, della trasposizione delle fantasie oniriche dell'autore: che poi certi critici, quando non capiscono niente di un film, gridino al capolavoro cercandovi sgnificati che non ci sono, questo è risaputo. Non mi è dispiaciuto del tutto: ma sono convinto che, per goderselo appieno, bisogna essere in un qualche stato alterato di coscienza (hei, non ho mica detto di prendere droghe: la meditazione può benissimo fungere allo scopo).
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