Regia di Todd Field vedi scheda film
Un film intenso intenso, dove si sente forte la tensione tra la persona (non irreprensibile né perfetta né riducibile a una figurina) e il giudizio (positivo o negativo, ma spesso di condanna) che il pubblico sancisce attraverso i social, il conformismo, il passaparola ... Nessuna soluzione, solo un desolante quadro di vita contemporanea
Non si tratta, come leggo da alcune parti, di un film musicale, né particolarmente di un film sulla musica o sulla vita da musicisti. Da questo punto di vista direi che non c'è nulla. Alcune discussioni o interviste, come le citazioni musicali, tradiscono una certa superficialità nella materia. E' invece un film notevole sulla gestione di potere e celebrità in un mondo iperconnesso, con la spietata condanna "social" e il giudizio dei leoni da tastiera che posso spezzare una carriera, un nome, una famiglia... Poco importa, credo, al regista di indagare se crimini e misfatti siano reali (in fondo la realtà è spesso un misto di realtà diverse). Non c'è in questo un "giallo" da risolvere né un giudizio sufficientemente congruo da appioppare alla protagonista. Resta questo senso di solitudine e di abisso nella popolarità mediatica, di mancanza di autenticità mista ad affermazioni di autenticità, che formano un ritratto tanto contraddittorio quanto - ahinoi - realistico. Non credo sia sufficiente per il film affrontare temi così complessi senza riuscire ad azzardare mai neppure una possibilità di superamento. Ma è anche vero che sono dinamiche a volte insolubili. Bravissima la Blanchett, in generale ottimi dialoghi e regia. Ma tutta questa solitudine e questa caparbietà disperata nella protagonista risultano un pelino esagerate e sopra le righe....
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