Regia di Claire Denis vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 75 - CONCORSO
Tratto dal romanzo omonimo del 1986 scritto da Denis Johnson, Stars at noon vede il ritorno di Claire Denis impegnata in un film in lingua inglese, pur se di produzione interamente francese.
Il progetto era quello di rimanere fedele all'ambientazione nella prima metà degli anni '80, in un Nicaragua sottosopra a causa della Rivoluzione sandinista.
Poi però, da una parte i problemi legati alla pandemia da Covid (di cui il film lascia ampia traccia, non fosse che dall'uso palese di mascherine lungo tutta la vicenda), in parte a causa dell'incertezza politica che regna attualmente nel paese del Centro America, hanno spinto la celebre regista a trasferire il nocciolo della vicenda ai giorni nostri, spostando l'ambientazione, che di fatto resta nicaraguense, sulla più tranquilla Panama.
La circostanza fa sì che il film, incentrato sull'incontro di fuoco tra Trish, una giornalista bellissima costretta a prostituirsi per poter riavere il passaporto che le consenta un ritorno negli Usa, ed il giovane faccendiere Daniel, risulti un po' opaco e dalle situazioni non chiaramente circostanziate, se non proprio vaghe.
Certo l'attrazione fisica, i corpi sudati e belli di Margaret Qualley (la splendida figlia di Andie MacDowell già apprezzata in C'era una volta a...Hollywood di Tarantino) e Joe Alwyn ((già visto Boy Erased e Maria regina di Scozia, La favorita), trapelano nel migliore dei modi sotto le riprese mai banali della brava regista, che tuttavia finisce per perdere il filo del discorso e dar vita ad un film che pare smarrire la sua strada, se non proprio il suo senso
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