Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
Eccolo qua il proto Sherlock Holmes (che furoreggia ai giorni nostri). Micidiale mix di tracce tarantiniane, incroci di etnie e richiami ad una mezza dozzina di generi felicemente compendiati al meglio della sinstesi ritchieana che tanto fa storcere il naso alla critica d'elite.
Un gangster movie - Lock & Stock a seguire - che fa appello a tutta la filmografia disponibile sul mercato assortendo con nonchalance bianchi, neri, folk e nerd in un crescendo che si amalgama e miscela a velocità frenetica servendo un cocktail esplosivo di grande ed estrema efficacia.
Il videoclipparo Guy Ritchie si profonde in ardite acrobazie di mdp, tra forward, ralenty, stop reprise e rewind, lasciando ampiamente presagire, ad ogni articolato fotogramma, quello che sarà il suo cinema del futuro, ed il manipolo di attori smaliziati a disposizione rispondono alle sollecitazioni con grande mestiere. Splendido lo zingaro/pugile Brad Pitt, e l'abitualmente triste ed imperscrutabile - quasi al limite dell'imbalsamazione - Jason Statham, come anche il garrulo Benicio del Toro che se la spassa come poche altre volte, e gli altri protagonisti, Vinnie Jones in primis, oliati e perfettamente inseriti.
C'è Sherlock dietro il prossimo angolo. E si vede... ;)
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