Espandi menu
cerca
Fallen

Regia di Nicolo Fumero vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 127
  • Post 42
  • Recensioni 3009
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fallen

di undying
2 stelle

Horror povero (di mezzi e idee) carmagnolese, che miracolosamente ha raggiunto gli States.

 

locandina

Fallen (2022): locandina

 

Una non meglio precisata "oscurità" si abbatte sulla terra e in conseguenza di tale evento Padre Abraham Fallen (Andrea Zirio) riceve l'incarico da parte del Grandmaster (Daniel McVicar) - capo di una derivazione segreta della Chiesa - di svolgere una missione definita in codice "violent mercy" (misericordia violenta). Di conseguenza Abraham si isola dal resto del mondo trasferendosi, assieme alla figlia invalida, Sarah (Ortensia Fioravanti), in una remota fattoria. Giunto a destinazione, sperimenta ripetuti incubi relativi alla nascita della figlia e ha frammentati ricordi di quello che sembra essere stato un esorcismo finito tragicamente. Una sera incrocia nel bosco una mostruosa creatura che riesce a uccidere, per poi bruciarne i resti. Ma quello strano essere non era da solo.

 

Fallen-2

Fallen: scena

 

Con il patrocinio della "Film Commission Torino-Piemonte", il giovane Nicolò Fumero (classe 1996) dopo una breve gavetta nel cortometraggio (We know) ha l'opportunità di dirigere un vero film. Assieme a Simone Chiattone e Francesco Lucci scrive quindi la sceneggiatura di questo Fallen (titolo a doppio senso, riferito sia al cognome del protagonista che alla sua progressiva discesa psicologica). Nel Comune di Carmagnola, presso la Cascina Le Rocche e nel Santuario dell'Eremita (Pancalieri), gira il lungometraggio aiutato da Federico Alotto, quest'ultimo già regista dell'inedito (in patria) The spirit chaser (2016). È presente, in un brevissimo ruolo, anche un quotato interprete: Daniel McVicar. Suddiviso in sei capitoli, Fallen procede in maniera via via sempre più incomprensibile. È reso tale non solo da una storia che sembra avere legami confusi con l'universo - intraducibile filmicamente - di Howard Phillips Lovecraft (citato nei ringraziamenti sui titoli di coda, assieme a Stephen King) e al tempo stesso con la poetica filosofica di Shyamalan, ma da un uso improvvisato del flashback e dalla frammentazione in capitoli, anch'essa inserita senza apparente logica. Il protagonista poi è un personaggio antipatico, alcolizzato, che tutto sembra meno che un uomo di chiesa. Si scopre infatti che ha persino ucciso la moglie ad accettate (ma, non si sa come, ha mantenuto la custodia della figlia). Un elemento insomma col quale diventa impossibile empatizzare e, peggio, del quale passati dieci minuti dall'inizio non può importare di meno seguirne il destino. Si arriva poi, a fatica, all'incontro con le misteriose creature che sono rappresentate da culturisti glabri, con la pelle verniciata e il cui look, associato ai movimenti, sembra essere una perfetta sintesi tra una tipologia d'alieno antropomorfo e il poco temibile Slenderman. Questi mostri, tutto incutono meno che paura. Anche la fotografia non aiuta di certo a rendere più gradevole l'intrattenimento della visione. Nel 2020 Fallen viene presentato a “Stelle sotto le Stelle”, riservato alla proiezione per un pubblico carmagnolese, e accolto con enorme successo tanto che i diritti dell'opera vengono ceduti a un'importante major americana che lo ha distribuito solo ora direttamente in streaming e DVD. Superfluo aggiungere che l'accoglienza internazionale è stata un pò più tiepida. Citiamo ad esempio il parere, purtroppo obiettivo, di Jim Morazzini (Voices from the balcony):

"La sceneggiatura è un totale pasticcio, il protagonista è sgradevole, i personaggi secondari non sviluppati. Sono presenti scene che non vengono mai spiegate o che non si collegano con il resto della storia, e non uno ma due finali zoppicanti. Considerando quanto bene gli italiani fossero in grado di fare film come questo, Fallen è una grande delusione. Quello che avrebbe potuto essere una via di mezzo tra Dèmoni e L'esorcista finisce per offrire un paio di salti spaventosi, circondati da una sceneggiatura piena di stronzate. Sono sorpreso che Lionsgate non l'abbia ribattezzato Amityville: The Fallen, perché si adatterebbe perfettamente alle altre sciocchezze che hanno rilasciato di recente."

 

Fallen

Fallen: Ortensia Fioravanti

 

Fallen - nomen omen, dunque - è un ulteriore esempio di recente horror italiano svenduto agli States e quindi censito (ad esempio sull'imdb) come produzione americana. Per questa nuova via, che però significativamente non conduce alle sale in Italia, ci sono già passati Luca Gabriele Rossetti (The unkind) ed Edoardo Vitaletti (The last thing that Mary saw). Certo fa un pò sorridere assistere a un film che ufficialmente figura prodotto in America e che inizia con il logo della Film Commission Torino-Piemonte. Il punto è: fino a quando i distributori americani accetteranno questo tipo di opere? Perché, prevedibilmente, questo nuovo modo di diffondere il cinema horror tricolore potrebbe essere particolarmente tenace. E non è improbabile che si ripeta in futuro con maggiore frequenza spesso a tutto danno del pubblico estero, ancora ingenuamente illuso che in casa nostra sia all'opera un degno erede di Bava, Argento o Fulci.

 

LOCANDINA-FALLEN-CORRETTA-scaled-1

 

"Abbandonai l'idea di diventar prete proprio quando scappai con una canzonettista, a vent'anni. Ma che ci vuol fare: io, quell'affare della castità, non lo capisco. Lo trovo così disumano, innaturale."

(Totò)

 

Trailer 

 

F.P. 17/02/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 83'44") / Data del rilascio USA (streaming e home video): 11/02/2022 - 22/02/2022

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati