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Al diavolo la celebrità

Regia di Mario Monicelli, Steno vedi scheda film

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La recensione su Al diavolo la celebrità

di emmepi8
6 stelle

Prima regia, per Monicelli con Steno, e diciamo pure prima regia ufficiale, malgrado altre piccole prove maldistribuite e dopo un bel numero di sceneggiature, sempre a livello di commedia. Qui siamo agli inizi, ma già si intravedono elementi riconoscibili nell cordel del regista. Il tema è anomalo per lui, e riecheggia certi film di René Clair, nell'insieme la storia diverte , malgrado certi passaggi bruschi che tendono a sminuire l'operazione.
Ci sono diversi attori che caratterizzeranno l'intero decennio degli anni'50, con partecipazioni popolarei come: Franca Marzi, una bellissima Abbe Lane, Folco Lulli e altri.

Sulla trama

Per colpa di una traduzione sbaglaita un professore si trova a mandare al diavolo, in privato, tutti quanti ed il diavolo lo prende sul serio, facendogli provare la celebrità con il corpo di altre persone

Su Mischa Auer

Ruolo del delegato, divertente e divertito con la sua faccia particolare.

Su Ferruccio Tagliavini

Preso per le sue doti canore e fece anche una certea carriera di genere

Su Marcel Cerdan

Il ruolo del pugile francese, che poi era il suo lavoro vero

Su Carlo Campanini

Qui quasi protagonista, eterna spalla, ma sempre bravissimo

Su Steno

Prima riunione registica con Monicelli, difficile stabilire la sua percentuale di apporto.

Su Mario Monicelli

Anche per lui prima riunione con Steno, che darà anche dei frutti meno acerbi in seguito, grazie alla presenza di Totò

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