Franco Bresci, mentre funge da interprete in un incontro ufficiale d'altissimo livello, incorre in un incidente di traduzione e viene cacciato con infamia. Furibondo, manda al diavolo tutti gli illustri signori per cui è costretto a lavorare e il Diavolo decide di fargli provare l'ebbrezza della celebrità.
Note
La storia tiene e il film è piacevole, a patto di non fare gli schizzinosi.
Rilettura in chiave farsesca del Faust di Goethe per la coppia Steno/Mario Monicelli, all'esordio. Simpatico e tutto sommato piacevole, ma ordinario e leggero ai limiti dell'inconsistenza. Con una battuta, affidata al sempre spiritoso C. Campanini, oggi semplicemente impensabile "La donna è come la cotoletta: più la batti e più diventa tenera!"
Il professor Bresci (Leonardo Cortese), patito di tutto ciò che riguarda l'Oriente, dopo aver concluso una disastrosa serata nella quale, a causa di un equivoco, fa scoppiare un incidente diplomatico, getta un amuleto dalla finestra di casa e tale gesto gli fa apparire il diavolo, che lo fa incarnare in diverse persone che sono appena morte in modo violento: prima un tenore (Ferruccio… leggi tutto
Il mito faustiano del patto col diavolo, rivisitato secondo schemi da commedia surreale post neorealista, di derivazione quasi clairiana. Tra un'inverosimiglianza e l'altra, la sceneggiatura coglie l'occasione per far esibire il tenore Tagliavini ed il pugile francese Marcel Cerdan (già campione mondiale dei medi), che morì proprio l'anno d'uscita del film. L'operazione è… leggi tutto
Farsetta senza grandi pretese, ma costruita con buon criterio e dotata di una storia, pur colma di situazioni non fantasiosissime, divertente, garbata e con scontata morale. Si segnala come prima regia, in coabitazione con Steno, di Mario Monicelli. leggi tutto
Il professor Bresci (Leonardo Cortese), patito di tutto ciò che riguarda l'Oriente, dopo aver concluso una disastrosa serata nella quale, a causa di un equivoco, fa scoppiare un incidente diplomatico, getta un amuleto dalla finestra di casa e tale gesto gli fa apparire il diavolo, che lo fa incarnare in diverse persone che sono appena morte in modo violento: prima un tenore (Ferruccio…
Un professore, dopo l'ennesima delusione, evoca il Diavolo che lo aiuta a soddisfare il desiderio di divenire celebre. Il professore allora assumerà le sembianze di molti personaggi famosi...
E' uno dei primi film diretti da Mario Monicelli e Steno e, nonostante qualche idea azzeccata, oggi non può non risultare datato e ben poco divertente.
Il mito faustiano del patto col diavolo, rivisitato secondo schemi da commedia surreale post neorealista, di derivazione quasi clairiana. Tra un'inverosimiglianza e l'altra, la sceneggiatura coglie l'occasione per far esibire il tenore Tagliavini ed il pugile francese Marcel Cerdan (già campione mondiale dei medi), che morì proprio l'anno d'uscita del film. L'operazione è…
Due nobili arti - il cinema e la boxe - sono andate spesso a braccetto. E nessun arbitro è intervenuto a dividerle. Anzi. Sembra che la passione del cinema per il pugilato non venga mai meno, come confermato anche di…
Farsetta senza grandi pretese, ma costruita con buon criterio e dotata di una storia, pur colma di situazioni non fantasiosissime, divertente, garbata e con scontata morale. Si segnala come prima regia, in coabitazione con Steno, di Mario Monicelli.
Prima regia, per Monicelli con Steno, e diciamo pure prima regia ufficiale, malgrado altre piccole prove maldistribuite e dopo un bel numero di sceneggiature, sempre a livello di commedia. Qui siamo agli inizi, ma già si intravedono elementi riconoscibili nell cordel del regista. Il tema è anomalo per lui, e riecheggia certi film di René Clair, nell'insieme la storia diverte , malgrado certi…
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Commenti (2) vedi tutti
Rilettura in chiave farsesca del Faust di Goethe per la coppia Steno/Mario Monicelli, all'esordio. Simpatico e tutto sommato piacevole, ma ordinario e leggero ai limiti dell'inconsistenza. Con una battuta, affidata al sempre spiritoso C. Campanini, oggi semplicemente impensabile "La donna è come la cotoletta: più la batti e più diventa tenera!"
commento di degoffroDatato.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti