Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Epica di un antieroe. A tutto Kinski, Herzog mette in scena le gesta di un uomo sicuro di sè e dei propri mezzi all'inverosimile, per nulla intimidito dalle leggi: nè da quelle scritte e non scritte della società civile, nè da quelle che non conosce dell'Africa nera. Lo sguardo spiritato, quell'espressione che fa presagire sempre il peggio: Kinski è il protagonista perfetto per questo lavoro, tanto da riuscire spesso a farci dimenticare che è in realtà un 'cattivo' (e neppure poco). Talvolta Herzog si perde, dilungandosi specie nella parte africana fra i paesaggi, gli ampi spazi aperti e le masse di schiavi deportati o le tribù in fermento: in ciò può diventare un po' noiosetto. Per il resto è un buon lavoro, con alcuni momenti memorabili ed una sottile retorica anti-europea, per nulla ingombrante, in sottofondo.
Il temibile e spavaldo Cobra Verde mette incinta ognuna delle tre figlie del proprietario terriero per cui lavora; l'uomo si vendica mandandolo in Africa a procacciare schiavi, incarico pericolosissimo. E infatti Cobra Verde viene imprigionato da una tribù cannibale, ma un tumulto lo riporta in libertà.
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