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Berlinguer ti voglio bene

Regia di Giuseppe Bertolucci vedi scheda film

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La recensione su Berlinguer ti voglio bene

di AndrewTelevision01
8 stelle

Mario Cioni (Roberto Benigni) è un venticinquenne toscano che, in tutto l'arco della sua esistenza, ha realizzato di non aver visto nulla, o di aver visto molto poco. Le attività, che spesso svolge con alcuni suoi amici, sono: andare al cinema a vedere film pornografici, parlare di masturbazione e dire più volgarità nella consistenza di una frase. Un giorno, il suo gruppo di amici gli fanno uno scherzo di pessimo gusto, in cui gli vien fatto credere che gli è morta la madre (N.B: poco prima di scoprirlo, Mario riesce quasi ad abbordare con una ragazza). Avvolto in una nuvola di illusioni, Mario comincia a uscire fuori di testa, e comincia a fare ragionamenti contorti sulla religione, sul sesso e sulla moralità. Il giorno dopo, Mario scopre che la madre non è mai morta ed ella, per punirlo, mostra nella pellicola il peggio di sè, credendo che suo figlio (faccio uno dei tanti esempi), per una colpa non sua, sia paragonabile al demonio, e non solo. 

Scritto e sceneggiato da Giuseppe Bertolucci e Roberto Benigni stesso, "Berlinguer Ti Voglio Bene" è l'ideologia di due giovani geni che sono riusciti a comparare la normalità col grottesco, che di sè per sè narra di fatti ovviamente surreali, che oltrepassano l'irreale (guardacaso, il film viene rivalutato come commedia, ma questo è un mio pensiero). Primo ruolo importante di Benigni: su di lui dico poco, perché penso che il suo ruolo sia stato più che rappresentativo all'interno della pellicola. Stupenda la metafora delle location, che vengono spesso citate: la più importante, a parer mio, è proprio quella del campo di famiglia, dove il personaggio di Benigni, deluso dalla maggior parte delle cose che gli sono accadute, anche se ancora non ha subito il peggio, esprime la compassione della scena, facendoci capire che Berlinguer, in mezzo a tutta quella mandria di pazzi, è riuscito, riesce e riuscirà sempre a rimanere fiducioso alla propria ideologia di comunismo. E a proposito di comunismo: una delle migliori scene del film è proprio quando Mario, in veste da muratore, spiega ai suoi amici la teoria del comunismo, similandolo ad una sega.

Ottimo lavoro.

8½.

 

 

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