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Berlinguer ti voglio bene

Regia di Giuseppe Bertolucci vedi scheda film

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La recensione su Berlinguer ti voglio bene

di cheftony
8 stelle

Noto con dispiacere che a molti non è piaciuto...vorrei far loro notare che la volgarità di questo film ha uno scopo ludico fino a un certo punto, diventando invece simbolo (insieme alle abitudini dei 4 operai) di uno stato di degrado ed egoismo sociale assurti a livelli mai toccati prima nell'Italia del periodo, in particolar modo nel modello di uomo rappresentato da Mario Cioni alias Roberto Benigni...spiace dirlo, ma chi ama il Benigni in stronzatelle come "La tigre e la neve" e disprezza questo film...beh...forse non ha capito bene chi è veramente Benigni!

Su Carlo Monni

Nota di merito per questo grande caratterista

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Ultimi commenti

  1. Loungeboy
    di Loungeboy

    Sono assolutamente d'accordo con te!!!Punto per punto!!Il vero Benigni,quello che ha sfondato perchè unico, diverso, coraggioso..non è quello di La Tigre...ma quello di Berlinguer ;)

  2. cheftony
    di cheftony

    Grazie, Loungeboy! Da una parte, poi, è comprensibile che a 60 anni Benigni non possa avere verve, modi, idee di quando ne aveva 25, però è anche vero che apprezzo maggiormente la sua veracità giovanile alle letture dantesche, alle ambizioni poetiche e alla ripetitività sul repertorio berlusconiano attuali.

  3. Mr Rossi
    di Mr Rossi

    Visto oggi sembra una parodia sgangherata delle commedie buoniste di Pieraccioni & C. In realtà si trattava della trasposizione cinematografica di un personaggio interpretato da Benigni nella trasmissione "Televacca", un "Woody Allen da letamaio" secondo la critica ufficiale. Non fu capito dal pubblico che andò a vederlo solo per il divieto ai minori di 18 anni ma niente violenza e sesso solo immaginato, invocato e imprecato. Infatti Benigni scelse altri modi di far ridere passando alle commedie brillanti. A parte il titolo "politico" non è che una satira di quei "film barzelletta con parolacce" che allora abbondavano nei cinema di provincia. Oggi quando recita con la moglie in film per tutti e legge Dante a molti fa rimpiangere quel "coraggioso" personaggio del Mario Cioni, ossia l'Omero del villaggio.

    1. cheftony
      di cheftony

      A molti? Boh, purtroppo non ne sono così sicuro. Il Benigni di allora, con Monni e compagnia bella, aveva uno spirito difficile da inquadrare, tant'è che non sarei così sicuro dell'intento esclusivamente satirico di "Berlinguer ti voglio bene". La cosa sicura è che quel Benigni mi manca, ma erano altri tempi: un film del genere oggi forse non funzionerebbe.

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