Mario Cioni non riesce a staccarsi dalla figura della madre che lo opprime, ed è schiavo di una società della quale subisce i modelli di comportamento. Le sue ribellioni sono esclusivamente verbali e non lo allontanano dalle sue inibizioni e frustrazioni. Anche il sesso - sempre presente nel suo linguaggio e nelle sue fantasie - è una sorta di inutile rivalsa. Mario è vittima anche dei compagni di balera, che gli fanno uno scherzo di cattivo gusto: l'unico modo di liberarsi da una realtà che gli va stretta è sperare in una rivoluzione guidata da Enrico Berlinguer...
Note
Doppio (e irrisolto) esordio sul grande schermo per Bertolucci jr. e Benigni.
Benigni é (mi riferisco alla sua "carriera" in generale) indubbiamente bravo, non mi permetto di criticarlo, ma qui al cinquantasettesimo "cazzo" da lui pronunciato, ho stoppato. Voto: 4 (quattro).
Un film amaro, aspro, esilarante, terragno, sospeso, ruvido, ironico con sprazzi di gioia e insieme di sgomento, grottesco, geniale, surreale, iperrealista, sanamente volgare, raffinato e genuino nello stile.
"Sospensione d'i ricreativo, principia ad avviare i' culturare" in questa sorta di geniale e strampalato documentario sui vizi e le assenti virtù del popolino più gretto sul finire degli anni settanta. Da vedere assolutamente.
Un piccolo grande film, storico, nostalgico. l'unica cosa, come sempre, chi non è toscano può non capire quel tipo di comicità che è spietatamente reale e surreale allo stesso tempo!
Esordio doppio e doppiamente deludente. Volgarità a iosa, senza uno scopo preciso. Difficile capire gli intenti, facile individuarne col senno di poi, di fatto il film lascia ben poco e non coinvolge.
Esageratamente e inutilmente a volte volgare, e forse la peggior performance di Benigni, qui davvero messo in mezzo a un branco di attori pessimi con pessimo gusto.
L'assoluto capolavoro del Benigni cinematografico. L'accoppiata potrebbe essere "Berlinguer ti voglio bene"/pappardelle al cinghiale e "La tigre e la neve"/Big Mac di McDonald's. A voi la scelta.
A questo film mancano parecchie componenti,a cominciare dalla regia,che è inesistente.Inoltre i dialoghi sono davvero superficiali e molti gratuiti,insomma benigni non puo' salvare da solo un film senza componenti strutturali valide.
Geniale.Il miglior film di Giuseppe Bertolucci.La miglior prova d'attore di Benigni.Allo stesso tempo cinico e poetico.Surreale.La prima parte più bella della seconda.Un piccolo capolavoro da riscoprire e non dimenticare.
Noto con dispiacere che a molti non è piaciuto...vorrei far loro notare che la volgarità di questo film ha uno scopo ludico fino a un certo punto, diventando invece simbolo (insieme alle abitudini dei 4 operai) di uno stato di degrado ed egoismo sociale assurti a livelli mai toccati prima nell'Italia del periodo, in particolar modo nel modello di uomo rappresentato da Mario Cioni… leggi tutto
Mario Cioni è un giovanotto originario di una cittadina della Toscana. Vive alla giornata e passa il suo tempo tra balere, cinema erotici e, se può permettersele, prostitute; quando riesce, lavora come muratore, ed è succube della madre, una donnona vedova, assai verace ed estremamente nevrotica. Mario ha mitizzato la figura del leader del P.C.I. Enrico Berlinguer, del quale… leggi tutto
Film senza capo né coda, con Benigni a ruota libera (improperi inclusi, anzi soprattutto quelli) e un'improbabile Alida Valli mamma campagnola. Francamente non l'ho capito. Dovrebbe essere una storia "verista" sul proletariato? Mah! Un paio di bei momenti li offre Carlo Monni, con le sue poesie, specialmente quella recitata in bicicletta, che si conclude con l'immortale distico "A noi… leggi tutto
Mario Cioni è un giovanotto originario di una cittadina della Toscana. Vive alla giornata e passa il suo tempo tra balere, cinema erotici e, se può permettersele, prostitute; quando riesce, lavora come muratore, ed è succube della madre, una donnona vedova, assai verace ed estremamente nevrotica. Mario ha mitizzato la figura del leader del P.C.I. Enrico Berlinguer, del quale…
Cioni Mario è un muratore senza prospettive future, che quando non lavora si trastulla fra autoerotismo, scherzi di cattivo gusto e, se i risparmi lo permettono, qualche avventura con prostitute non troppo care, mentre intorno a lui una goliardica realtà di degrado collettivo mostra le sue variopinte declinazioni. La sua (non) vicenda risulta essere indirettamente un…
Questo post è dedicato a Roberto Benigni. Ringrazio in primis tutti coloro che leggeranno questo lungo, lunghissimo articolo. Buona lettura! Ma chi… segue
Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 5 voti
Bellissima commedia toscanaccia a tinte grottesche e surreali, dove esordisce sia Benigni che Bertolucci Giuseppe. Il film é si un connubio di parolacce e volgarità, ma per mostrare quello che é l'italiano medio e il realismo, e per poi mettere su una critica allo sfruttamento al popolo e altro. Un film comunista, sopra le righe a livelli estremi, con una comicità in…
Mario Cioni (Roberto Benigni) è un venticinquenne toscano che, in tutto l'arco della sua esistenza, ha realizzato di non aver visto nulla, o di aver visto molto poco. Le attività, che spesso svolge con alcuni suoi amici, sono: andare al cinema a vedere film pornografici, parlare di masturbazione e dire più volgarità nella consistenza di una frase. Un giorno, il suo…
L’esordio di Bertolucci ( Giuseppe) e di Benigni (attore) sul grande schermo è un film carnale, ruspante e corporale. Mario Cioni era già apparso in tutta la sua scurrilità in tv qui irrompe al cinema in un cinema appunto, in un decennio, i settanta, nel quale certi film si potevano vedere solo in sala insieme ad altre persone. Il comico toscano può far eruttare…
Alcuni dei miei film preferiti, quelli che mi vengono in mente sul momento. Certamente non tutti. Come dicevo per gli attori e registi, dai film elencati si capiscono bene i miei gusti.
Definirlo un tragicomico è riduttivo e banale, Berlinguer ti voglio bene è un film esistenzialista e tragico. Si ride, è vero, ma è una risata che fa piangere, è una risata che lascia l’amaro in bocca. Mario Cioni è un agglomerato di problematiche che non ha la forza per emergere dalla gabbia in cui il mondo lo ha cresciuto; egli è…
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Commenti (20) vedi tutti
Benigni é (mi riferisco alla sua "carriera" in generale) indubbiamente bravo, non mi permetto di criticarlo, ma qui al cinquantasettesimo "cazzo" da lui pronunciato, ho stoppato. Voto: 4 (quattro).
commento di Roberto MorottiUn film amaro, aspro, esilarante, terragno, sospeso, ruvido, ironico con sprazzi di gioia e insieme di sgomento, grottesco, geniale, surreale, iperrealista, sanamente volgare, raffinato e genuino nello stile.
commento di kotrabSi ride ancora.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti"Sospensione d'i ricreativo, principia ad avviare i' culturare" in questa sorta di geniale e strampalato documentario sui vizi e le assenti virtù del popolino più gretto sul finire degli anni settanta. Da vedere assolutamente.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliUn film con Benigni e non di Benigni mai snob o urbano.
leggi la recensione completa di tafoUn piccolo grande film, storico, nostalgico. l'unica cosa, come sempre, chi non è toscano può non capire quel tipo di comicità che è spietatamente reale e surreale allo stesso tempo!
leggi la recensione completa di fede993È il film più bello che esista...grazie al caxxo è volgare ,descrive la realtà toscana, che è esattamente così!!
commento di StecEsordio doppio e doppiamente deludente. Volgarità a iosa, senza uno scopo preciso. Difficile capire gli intenti, facile individuarne col senno di poi, di fatto il film lascia ben poco e non coinvolge.
commento di alfatocoferoloChe schifo, qui la comicità e un'accozzaglia di pessimi attori e un mucchio di porcherie fatte passare per battute. Pessimo.
commento di lonestaraccusato ingiustamente di simpatizzare per il PCI.
commento di kkkEsageratamente e inutilmente a volte volgare, e forse la peggior performance di Benigni, qui davvero messo in mezzo a un branco di attori pessimi con pessimo gusto.
commento di AxerothUNA DELUSIONE IMMANE. NON MI ASPETTAVO FOSSE COSI BRUTTO COME FILM. FOSSI NEI PANNI DI BENIGNI NON SAREI TANTO FIERO DI QUESTO FILM.
commento di Lebowsky84Sboccacciato film dell'esordiente Benigni, con spunti esilaranti e altri un pò meno riusciti, ma nel complesso divertente assai. Voto 7
commento di jeffwineOrrido! Pieno di parolacce, girato male, scenografie pessime, contenuto inesistente.
commento di CarrelsIl Benigni-film da non far vedere ai bambini…
commento di moviemanL'assoluto capolavoro del Benigni cinematografico. L'accoppiata potrebbe essere "Berlinguer ti voglio bene"/pappardelle al cinghiale e "La tigre e la neve"/Big Mac di McDonald's. A voi la scelta.
commento di sasso67A questo film mancano parecchie componenti,a cominciare dalla regia,che è inesistente.Inoltre i dialoghi sono davvero superficiali e molti gratuiti,insomma benigni non puo' salvare da solo un film senza componenti strutturali valide.
commento di jenzo83Geniale.Il miglior film di Giuseppe Bertolucci.La miglior prova d'attore di Benigni.Allo stesso tempo cinico e poetico.Surreale.La prima parte più bella della seconda.Un piccolo capolavoro da riscoprire e non dimenticare.
commento di gio83capolavoro molto bello…be mi tempi!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
commento di willow77"Pole la donna permettisi di pareggiare con l'omo?""Leccacelo!!!!!!!!!!!"
commento di brando