Ad Alain, intossicato dall'alcol e stanco della propria esistenza, restano solo due giorni di vita. Gli incontri con gli amici gli danno l'esatta sensazione dell'assoluta estraneità tra se stesso e il resto del mondo. Esasperato, Alain si rifugia dall'amico Dubourg, che gli consiglia di trovare qualcuno in grado di comprendere il suo dramma. L'incontro con Jeanne gli conferma la sua impossibilità di vivere, e neanche Solange riesce a placare la sua angoscia. A questo punto ad Alain rimane una sola e disperata soluzione.
Note
Malle trae da un romanzo di Pierre Drieu la Rochelle uno dei suoi film migliori. Grande prova (e strepitoso monologo) di Maurice Ronet.
Mestizia e desolazione, paura e rassegnazione. Sembra di respirarla l'angoscia, quella "sola unica angoscia perpetua" a cui il protagonista fa riferimento...
Grandissima performance di Maurice Ronet, straordinario film di Luis Malle; per me, i loro capolavori...
Il fuoco fatuo è un piccolo “fuoco” che appare improvvisamente di notte nei boschi, nelle paludi, vicino ai cimiteri o ai corsi d'acqua. Più che un fuoco vero e proprio, è una sorta di “luminescenza” che sembra fluttuare nell'aria: sembra fermo, ma se ti avvicini, si allontana, quasi volesse prendersi gioco di te.
Esistenzialista al cubo; tipico stile francese, grandi dialoghi, recitazione strepitosa, ma il contenuto è di una tristezza e rassegnazione totali. Non è assolutamente un film per tutti. Voto 8/10
Uno dei film più coraggiosi e onesti nell'affrontare il difficile tema del fallimento esistenziale che spinge al suicidio. Da un romanzo di Pierre Drieu La Rochelle, che morì effettivamente suicida nel 1945, Louis Malle trae una riflessione rigorosa sul male di vivere, dove seguiamo le vicende di Alain, un alcoolizzato che ha appena completato una cura di disintossicazione in una clinica di… leggi tutto
Il disperato soliloquio crepuscolare di un'angoscia intima, esistenziale. Parigi, ingabbiata in un bianco e nero malinconico e riflessivo, è l'inferno proiettato sulla Terra per Alain, il protagonista; gli amici, le donne, nessuno riesce a farlo sentire vivo: in realtà Alain è già morto, fin dall'inizio, dalla prima scena. L'unico a saperlo con certezza è… leggi tutto
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Un ex militare sta cercando di disintossicarsi dall’alcolismo in una clinica di Versailles e si sta separando dalla moglie americana (che si vede solo in foto), alla quale ha scritto una lettera per fare un ultimo tentativo di riconciliazione; il giorno prima di quello fissato per il proprio suicidio (23 luglio, scritto sullo specchio della stanza come promemoria) va a Parigi per trovare i…
Eroi dall'anima sporca, criminali dal cuore tenero, perdenti nati, pessimi soggetti e tutti coloro che si distinguono dall'eroe classico, puro, virtuoso e pieno di qualità.
Se possibile la perfezione in un film, con un bianco e nero strepitoso, delle inquadrature controllatissime, un inizio forse memore di Hiroshima Mon Amour di Resnais e la freddezza di Ronet che trasmette il vuoto in cui si trova il protagonista dopo il rehab. Infatti il protagonista nel libro di Drieu La Rochelle era un drogato e nella finzione cinematografica è divenuto un alcolizzato…
ci sei riuscito
Che non sia un Eterno Saluto, ma un Arrivederci, spero.
L'uomo che cammina sui pezzi di vetro dicono ha due anime e un sesso di ramo duro il cuore e una luna e…
Sarebbe da farne un post su CR ma ormai la mia produzione di playlist è talmente limitata che preferisco rimanere dove mi sento "di casa" . C'era una volta un'associazione di belle menti, uomini e donne di elevato…
Uno dei film più coraggiosi e onesti nell'affrontare il difficile tema del fallimento esistenziale che spinge al suicidio. Da un romanzo di Pierre Drieu La Rochelle, che morì effettivamente suicida nel 1945, Louis Malle trae una riflessione rigorosa sul male di vivere, dove seguiamo le vicende di Alain, un alcoolizzato che ha appena completato una cura di disintossicazione in una clinica di…
Ci sono combinazioni miracolose che concorrono alla riuscita di un buon film. Ascensore per il patibolo (1957), [dall’omonimo romanzo di Noël Calef], opera di esordio di Louis Malle è il risultato di una miscela…
L’esausto è molto più dello stanco. […] Lo stanco non dispone più di nessuna possibilità (soggettiva): e non può quindi mettere in atto la minima possibilità…
Alain è sposato con Dorothy, una ricca americana che non vedremo mai; era stato scrittore, è diventato alcolizzato, ora vive ancora (a spese della moglie) in una clinica francese dove è stato disintossicato da tempo ma che lui non vuole lasciare; sapremo dopo che Alain si era rifugiato nell’alcol per paura di crescere, di diventare adulto, con inevitabili compromessi,…
N.B. Contiene spoiler (trama e finale). Sebbene la playlist esuli in parte dall’ambito cinematografico (comunque il gioco potrebbe consistere nel trovare film con affinità poetiche più o meno…
Il disperato soliloquio crepuscolare di un'angoscia intima, esistenziale. Parigi, ingabbiata in un bianco e nero malinconico e riflessivo, è l'inferno proiettato sulla Terra per Alain, il protagonista; gli amici, le donne, nessuno riesce a farlo sentire vivo: in realtà Alain è già morto, fin dall'inizio, dalla prima scena. L'unico a saperlo con certezza è…
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Commenti (5) vedi tutti
Mestizia e desolazione, paura e rassegnazione. Sembra di respirarla l'angoscia, quella "sola unica angoscia perpetua" a cui il protagonista fa riferimento... Grandissima performance di Maurice Ronet, straordinario film di Luis Malle; per me, i loro capolavori...
commento di DavideKingInk80Il fuoco fatuo è un piccolo “fuoco” che appare improvvisamente di notte nei boschi, nelle paludi, vicino ai cimiteri o ai corsi d'acqua. Più che un fuoco vero e proprio, è una sorta di “luminescenza” che sembra fluttuare nell'aria: sembra fermo, ma se ti avvicini, si allontana, quasi volesse prendersi gioco di te.
commento di marco biVoto 6,5. [26.01.2014]
commento di PPEsistenzialista al cubo; tipico stile francese, grandi dialoghi, recitazione strepitosa, ma il contenuto è di una tristezza e rassegnazione totali. Non è assolutamente un film per tutti. Voto 8/10
commento di bose7
commento di nico80