Regia di Cecil B. DeMille vedi scheda film
Ultimo film realizzato da Cecil B. De Mille, probabilmente il più famoso, divenuto col passare degli anni uno degli esempi più prestigiosi del genere "Kolossal in costume". De Mille non era, probabilmente, un grande regista, e di certo non può competere con i veri maestri del Cinema Americano dell'epoca d'oro: spesso diresse film storici, fra cui "Il segno della croce", "Cleopatra" e "Sansone e Dalila". "I dieci comandamenti" rappresenta l'apoteosi della sua concezione di film storico: una pellicola visivamente sontuosa, con una sgargiante fotografia in Technicolor, scenografie imponenti, alcune sequenze di grande spettacolo che possono contare su un altissimo numero di comparse, come quella della partenza dall'Egitto del popolo ebraico, ed infine effetti speciali particolarmente suggestivi ed efficaci per l'epoca, come il celeberrimo trucco delle acque del Mar Rosso che si separano per favorire il passaggio degli Ebrei. Se l'impatto spettacolare del film rimane inalterato a più di cinquant'anni di distanza (ma andrebbe visto comunque su grande schermo, perchè una visione televisiva non può rendergli giustizia), si può discutere sulla sceneggiatura, scritta a più mani, che drammatizza il libro dell'Esodo, contenuto nella Bibbia, ma che si prende parecchie libertà con la fonte biblica, e che a tratti eccede con un andamento romanzesco non sempre convincente. In sostanza, in certe sequenze sembra un pò di trovarsi in una specie di "soap-opera" ante-litteram, soprattutto quando assistiamo alle varie macchinazioni ed intrighi di Nefertari, ma a mio parere questa concezione storica un pò semplicistica non può, comunque, sminuire i notevoli meriti di un film che riesce ad appassionare lo spettatore per buona parte delle sue tre ore e mezza, anche grazie ad un cast spesso azzeccato. Charlton Heston si giova della sua prestanza atletica e riesce a dare un buon risalto al suo Mosè (anche se, forse, farà ancor meglio in "Ben-Hur"), Yul Brinner è ottimo nel restituire la perfidia e l'insicurezza di Ramesse, Anne Baxter è adeguatamente innamorata e disperata nel ruolo di Nefertari (ultima prova di rilievo in una carriera tutto sommato non esaltante). Secondo Morandini "De Mille nominò il nome di Dio invano", ma io credo che, nell'ambito del Kolossal Epico-Biblico di marca spettacolare, "I dieci comandamenti" resti una pellicola importante, forse non un capolavoro, ma comunque un film amato da intere generazioni di spettatori, ancora in grado di emozionare e coinvolgere.
voto 8/10
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