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I dieci comandamenti

Regia di Cecil B. DeMille vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su I dieci comandamenti

di GIMON 82
10 stelle

Una messa in scena potente e suggestiva per la madre di tutte le storie bibliche,una regia fastosa che esalta tutti gli ingredienti presenti nei film biblici,dialoghi didascalici,effetti speciali ridondanti per l'epoca ed una colonna sonora che rende emozionante la struggente storia di 
Mose',una sorta di paladino ante-litteram dei diritti umani e civili il cui carisma è pero' affidato alla mano divina.Il cast di questo film è ovviamente stellare con Charlton Heston il cui decollo della carriera avvenne anche grazie alla sua intensa prova,Yul Brinner faraone malvagio e presuntuoso,Edward G.Robinson viscido lacche' degli egiziani ed infine Anne Baxter perfida Nefertari.Il film è di grande impatto emotivo,il regista De Mille afferma durante l'introduzione del film che questo Kolossal rappresenta "la nascita della liberta'" nel genere umano, quindi aldila' della spettacolarita' della pellicola,la domanda che tutti ci poniamo è la seguente: "un uomo deve affidare il suo animo alla volonta' divina,oppure lasciarsi sottomettere da un presuntuoso regnante"?......Ecco perche' la storia dei "Dieci comandamenti" a dispetto dell'ultima parola è l'apice di tutto il pensiero liberale che è venuto dopo nella storia del genere umano,quella di Mosè è stata la prima "voce" degli umili e oppressi che si affida al divino per spezzare le dure catene del "potere" che rende l'uomo oggetto senz'animo.Ritengo dunque errato giudicare questo film come il classico kolossal hollywoodiano volto piu' ad una spettacolarizzazione di elementi visivi piuttosto che di contenuti umani,nei 220 minuti di visione è palpabile una certa parvenza di "apologia dell'umano" che ci porta a riflettere:l'uomo oltre ad affidarsi a leggi e dogmi spirituali per la salvezza del suo animo ha dentro di se uno spirito di autonomia ed indipendenza innato che lo porta alla ricerca della sua liberta' contro ogni prevaricazione,una teoria forse contradditoria ma ognuno di noi oltre che affidarsi alle proprie forze si affida ad un ideologia o ad un dogma religioso che in qualche modo lo rappresenti.Il popolo ebraico è stato purtroppo quello che ha pagato piu' a caro prezzo la perfidia del potere,ma Mosè rappresenta la speranza(anche divina) che l'animo in qualunque posto e in qualunque condizione puo' avere la sua salvezza affidandosi al suo se e alla voce divina......la liberta' non puo mai esserci se non ci sono delle leggi che oltre a codificare il rispetto per se e per gli altri,codificano (un eventuale) elevazione di tipo spirituale ...e questo film rappresenta la nascita della liberazione del corpo e dello spirito.....

Sulla trama

La storia di Mosè che da principe d'Egitto scopre casualmente di appartenere al popolo ebraico conducendolo cosi'  alla liberazione dalla schiavitu' egiziana e ricevendo sul monte sacro le leggi di Dio.

Su

Regia di grandioso impatto visivo ed emotivo,specialista di pellicole del genere,firma il padre di tutti i Kolossal biblici in una storia emotiva ed avvincente...

Su Charlton Heston

Grande interpretazione a tratti mistica,calato perfettamente nel ruolo di Mosè dimostra di essere un ottimo attore in film di questo genere.

Su Yul Brynner

Perfetto nel ruolo del presuntuoso Ramesse,un attore con le "phisique du role"  per impersonare un cinico e antipatico faraone...

Su Anne Baxter

Un interpretazione un po sopra le righe ma comunque apprezzabile nel ruolo della perfida Nefertari.

Su Edward G. Robinson

Spiazzante e a tratti stucchevole,ma con tratti somatici perfetti nel ruolo del viscido Dathan.

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